Kuala Lumpur (Malesia), 9 gen. (LaPresse/AP) – Il leader dell’opposizione ed ex premier della Malesia, Anwar Ibrahim, è stato assolto dall’accusa di sodomia. “La Corte non ha potuto escludere al 100% che i campioni del Dna non fossero stati contaminati”, ha spiegato il giudice dell’Alta corte, Mohamad Zabidin Diah. “Per questo – ha proseguito – non possiamo basarci sul Dna e quindi non c’è alcuna prova”. L’ex primo ministro era accusato di aver costretto a un rapporto sessuale un ex aiutante, il 26enne Saiful Bukhari Azlan, e rischiava fino a venti anni di carcere. Secondo Anwar, il caso era stato fabbricato dalla coalizione del primo ministro Najib Razak per indebolire l’opposizione, in vista delle prossime elezioni. Un gruppo di sostenitori di Anwar che aspettava davanti al tribunale ha accolto con favore la sentenza, gridando: “Allahu Akbar”, ossia “Dio è grande”. “Grazie a Dio la giustizia ha vinto”, ha commentato Anwar. “Sono stato scagionato – ha aggiunto – e ad essere onesto sono un po’ sorpreso”.