Flagstaff (Arizona, Usa), 5 gen. (LaPresse/AP) – Il veterano della seconda guerra mondiale Keith Little, tra i più conosciuti soldati Navajo che nel conflitto usarono un codice indecifrabile basato sulla loro lingua per non farsi capire dai nemici, è morto martedì sera in un ospedale di Fort Defiance, in Arizona, a causa di un melanoma. Little aveva 87 anni. Ora la sua famiglia vuole portare avanti il suo sogno di creare un museo sui cosiddetti ‘Code talkers’, in cui vengano anche esposti cimeli del tempo di guerra.
Little aveva 17 anni quando entrò nei marines, diventando uno delle centinaia di Navajo addestrati a diventare Code talker. Questi usavano un codice sviluppato da 29 membri delle tribù, che si basava sulla lingua Navajo, ai tempi non scritta. Il codice contribuì a confondere i giapponesi e a fare vincere la guerra agli Usa. “La mia motivazione era di combattere il nemico, con un’arma o senza”, aveva detto Little in un’intervista ad Associated Press del 2009. “Quando mi arruolai nei marines – continuava – non sapevo nulla del codice. Fu incredibile per me arrivare a Camp Pendleton e trovare altri Navajo come me, che lavoravano usando il codice”.