Tokyo (Giappone), 21 dic. (LaPresse/AP) – Una perquisizione è stata effettuata nel quartier generale di Olympus a Tokyo su disposizione della procura nell’ambito delle indagini sullo scandalo dei bilanci truccati, che riguarda la copertura di massicce perdite negli anni ’90. Le immagini della perquisizione sono state mandate in onda in televisione e mostravano ufficiali vestiti in abito scuro che si muovevano all’interno dell’edificio nel centro della città. Secondo la tv Nhk è stata anche perquisita la casa dell’ex presidente della società, Tsuyoshi Kikukawa, sospettato di aver contribuito a orchestrare la copertura della perdita da 117,7 miliardi di yen (pari a circa 1,15 miliardi di euro).
Olympus ha fatto sapere in una nota che intende collaborare con procura, polizia e autorità finanziarie per portare avanti le indagini. “Ci scusiamo di nuovo per i grossi problemi e le preoccupazioni che abbiamo provocato ai nostri azionisti, investitori, clienti e altro”, afferma la società. I fatti su cui si indaga risalgono agli anni ’90 e comprendono l’elaborazione di un complesso schema che serviva a nascondere perdite in investimenti da 117,7 miliardi di yen. La cosa è venuta però alla luce solo a ottobre, quando l’allora presidente Michael Woodford ha segnalato quelle che lui pensava fossero spese strane ed eccessive.
Dopo aver affrontato il consiglio di amministrazione della società Woodford fu licenziato, ma nelle ultime settimane sta provando a riaffermarsi con appelli ad azionisti e impiegati ai quali promette che un suo ritorno aiuterebbe a rimettere in sesto Olympus. Woodford chiede però le dimissioni dell’intero cda, compreso il presidente Shuichi Takayama che lo ha sostituito. La battaglia su chi guiderà la ditta produttrice di macchine fotografiche e attrezzature mediche, con i suoi 40mila impiegati, potrebbe trovare soluzione nella prossima assemblea degli azionisti, per la quale non è stata però fissata alcuna data.
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