India, nuovo digiuno anti-corruzione di Hazare, ma solo per poche ore

Nuova Delhi (India), 11 dic. (LaPresse/AP) – Anna Hazare ha dato il via a un nuovo sciopero della fame. L’attivista indiano, che ad agosto digiunò per 12 giorni contro la corruzione nelle istituzioni pubbliche, si è radunato oggi a Nuova Delhi con centinaia di sostenitori per ribadire la necessità che nel Paese scompaia la cultura della corruzione, a causa della quale si arriva a pagare tangenti per ogni questione, dalla sanità ai certificati di matrimonio. Questa volta però il digiuno sarà molto breve, per lo più simbolico. Dovrebbe infatti durare solo sette ore. “Il mio digiuno è cominciato. Ora non parlerò più molto”, ha detto Hazare ai sostenitori raccolti attorno al palco dove l’attivista si è seduto.

Diverse critiche sono arrivate prima dell’inizio della protesta. Il segretario generale del Partito del Congresso, al governo, Janardan Dwivedi, ha accusato Hazare di portare “una pressione non necessaria sul Parlamento e la democrazia”. Molti definiscono invece la campagna dell’attivista come intollerante nei confronti di visioni differenti. Il primo ministro Manmohan Singh ha convocato un incontro tra tutti i partiti per mercoledì, per cercare consenso all’introduzione di una legge anti-corruzione il 19 dicembre. Un provvedimento finora criticato da Hazare e dall’opposizione, perché troppo debole. Prima di iniziare la nuova protesta, l’attivista ha visitato il memoriale dedicato a Gandhi a Nuova Delhi, per meditare, circondato da giornalisti e telecamere. Hazare ha minacciato di dare il via a un nuovo digiuno a oltranza se la legge da lui richiesta non sarà approvata entro la fine dei lavori del Parlamento il 22 dicembre.