Capo esercito Libia sfugge a due agguati di ex ribelli in poche ore

Tripoli (Libia), 11 dic. (LaPresse/AP) – Il comandante del nuovo esercito libico Khalifa Hifter è sfuggito a due agguati nel giro di poche ore. Lo rende noto il sergente Abdel-Razik el-Shibahy, portavoce dell’esercito, spiegando che a condurre gli attacchi sono stati ex combattenti rivoluzionari originari della città di Zintan, che hanno aperto il fuoco ieri sera sul convoglio su cui viaggiava il generale, a Tripoli, dopo averlo già provato a uccidere alcune ore prima. Nel primo attacco non si sono registrate vittime, mentre nel secondo una guardia è morta e quattro sono rimaste ferite. Ieri violenti scontri si sono verificati tra esercito e ribelli nella strada che porta all’aeroporto, mentre gli ex combattenti hanno provato ad assalire una delle principali basi militari del Paese.

“I ribelli di Zintan hanno aperto il fuoco sul convoglio da sinistra, destra e davanti. Pensano che l’esercito voglia prendere il controllo dell’aeroporto, ma non è così”, ha aggiunto il portavoce dell’esercito. Gli scontri sono l’ultima serie di violenti incidenti a Tripoli, che mettono in chiaro le difficoltà incontrate del nuovo governo transitorio a tenere a freno le milizie che hanno rovesciato Muammar Gheddafi e a portarle a riconoscere la nuova autorità. L’esercito sta provando a persuadere gli ex ribelli a tornare alle proprie case e ad arruolarsi tra le sue fila. “Fino ad ora – rivela però il portavoce dei ribelli di Zintan, Khaled el-Zintani – non abbiamo saputo nulla dell’esercito nazionale libico. Chi ne è a capo, dove sono le basi militari, qual è la sua catena di comando e come i ribelli possano unirsi ad esso. Sul terreno, il cosiddetto esercito nazionale non è ancora nulla”.

Il portavoce nega inoltre che i combattenti abbiano provato a uccidere Hifter, additando gli scontri all’incapacità dei generali di avvisarli che le truppe stavano arrivando. “Cosa vi aspettavate che facciano i combattenti quando un convoglio armato dell’esercito prova a passare da un posto di blocco senza avvertire?”. I ribelli, spiega ancora El-Zintani, sono pronti a consegnare l’esercito all’agenzia del governo “solo se in grado di proteggere l’aeroporto dalle intrusioni”. Anche Mukhtar al-Akhdar, comandante ribelle all’aeroporto, respinge l’autorità dell’esercito. “Se questo è il vero esercito – ha detto – perché non va a proteggere i confini invece di provare a riprendere il controllo dell’aeroporto?”.