Calcutta (India), 10 dic. (LaPresse/AP) – Sono salite a 90 le persone rimaste uccise nell’incendio scoppiato ieri nell’ospedale Amri di Calcutta, in India. Lo rende noto il governo dello Stato del Bengala Occidentale. Quasi tutte le vittime sono morte per inalazione di fumo quando il personale medico è fuggito senza aiutare i pazienti. Intanto il governo dello Stato indiano del Bengala Occidentale ha revocato la licenza all’ospedale. Secondo quanto riferisce il premier dello Stato, Mamata Banerjee, la struttura non aveva equipaggiamenti di sicurezza necessari in caso di incidenti. Inoltre i funzionari del centro non revisionavano da settembre i sistemi di sicurezza del seminterrato, luogo da cui è partito il rogo. Le autorità locali avevano spinto il centro a rivedere i sistemi di evacuazione già da diversi mesi in particolare per il seminterrato, usato come magazzino ma progettato in realtà come parcheggio. Sei dirigenti del centro medico sono stati arrestati ieri con l’accusa di omicidio colposo.