Tripoli (Libia), 29 nov. (LaPresse/AP) – Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) ha ammesso che alla fine della guerra civile in Libia le forze rivoluzionarie hanno commesso abusi sui prigionieri. Lo ha riferito il ministro dell’Interno, Fawzy Abdul-Ali, precisando però che i maltrattamenti non sono stati sistematici. La rivelazione arriva il giorno dopo la diffusione di un rapporto delle Nazioni unite in cui si accusano gli ex ribelli di violenze contro i detenuti, avvenute nelle prigioni controllate dai rivoluzionari. Il ministro ha spiegato che gli abusi sono avvenuti nel periodo immediatamente successivo alla rivoluzione e alla caduta di Muammar Gheddafi, quando nel Paese non c’era un’autorità centrale. Abdul-Ali ha promesso di portare i colpevoli davanti alla giustizia, mentre il vice primo ministro, Mustafa Abushagur, ha riferito che la situazione in Libia è in via di miglioramento.