Oslo (Norvegia), 29 nov. (LaPresse/AP) – Anders Behring Breivik, responsabile della morte di 77 persone nel massacro di Oslo e Utoya, in Norvegia, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Lo riferiscono i procuratori basandosi sullo studio condotto dagli psichiatri incaricati dal tribunale norvegese di valutare lo stato mentale dell’attentatore. Il team di medici aveva consegnato in tarda mattinata al tribunale norvegese il rapporto definitivo. Uno degli psichiatri, Torgeir Husby, aveva riferito ad Associated Press che il documento forniva “una chiara conclusione” sulla salute mentale di Breivik.In base alla perizia, il 32enne di estrema destra non può essere ritenuto penalmente responsabile dell’attacco bomba e della sparatoria. Il procuratore Svein Holden ha dichiarato che durante la strage dello scorso 22 luglio, Breivik era in uno stato “psicotico”.
“Le conclusioni degli esperti indicano che Anders Behring Breivik era insano di mente”, ha riferito Holden. “Gli psichiatri – ha proseguito – lo descrivono come un uomo che vive in un universo delirante creato da lui, dove tutti i suoi pensieri e azioni sono governati da questi deliri”. Il procuratore ha poi aggiunto che secondo i medici, l’autore della peggiore strage mai avvenuta in Norvegia soffre di schizofrenia. “Gli esperti hanno concluso che nel corso di un lungo periodo di tempo, Anders Behring Breivik ha sviluppato un disordine mentale e una schizofrenia paranoica”, ha spiegato. “Questo – ha concluso – lo ha cambiato e lo ha reso la persona che è oggi”. Se la valutazione dei due medici sarà approvata dalla Corte norvegese, il 32enne non potrà essere condannato a una sentenza di carcere e sarà invece sottoposto a cure psichiatriche.
Gli psichiatri hanno parlato con Breivik per un totale di 36 ore e hanno analizzato le registrazioni degli interrogatori della polizia. Husby ha spiegato che l’attentatore si è dimostrato collaborativo. Il documento di 243 pagine sarà studiato da una Commissione di medici legali norvegesi, che potrebbero chiedere informazioni aggiuntive al team di psichiatri. L’attentatore norvegese ha confessato il massacro ma nega ogni responsabilità penale perché si considera il comandante di un movimento di resistenza norvegese contrario al multiculturalismo. Gli investigatori non hanno trovato alcuna prova dell’esistenza di un’organizzazione simile e ritengono che il 32enne abbia agito da solo.
Secondo il diritto norvegese, per essere giudicato insano di mente l’imputato deve essere in uno stato di psicosi al momento in cui ha commesso il crimine. Questo significa che la persona accusata deve aver perso il contatto con la realtà in modo talmente grave da non essere più in grado di controllare le proprie azioni. Se sarà processato e condannato per terrorismo, Breivik rischia fino a 21 anni di carcere, la pena massima prevista in Norvegia. Le autorità potrebbero però chiedere misure di detenzione alternative per tenerlo in prigione a vita.