Libia, governo ad interim giura davanti ad Abdel-Jalil

Tripoli (Libia), 24 nov. (LaPresse/AP) – Il governo transitorio della Libia ha giurato davanti al presidente del Cnt Mustafa Abdel-Jalil. A cominciare dal premier Abdurrahim Al-Keib, i ministri hanno posto la mano sul Corano e hanno letto il giuramento promettendo di “rimanere fedeli agli obiettivi” della rivoluzione che ha rovesciato Muammar Gheddafi. I ministri hanno stretto la mano di Abdel-Jalil davanti a due bandiere nazionali e qualcuno ha anche abbracciato il presidente. Il Paese dovrà ora affrontare importanti sfide, ma Al-Keib ha detto di essere, così come i suoi ministri, “ottimista” sulla capacità di condurre la Libia a nuove elezioni per il prossimo giugno. Davanti a noi, ha detto Al-Keib, “abbiamo un sacco di cose da fare e speriamo buoni risultati”. Il premier si è detto pronto a rappresentare gli interessi dell’intero popolo. “Sono figlio di tutti i libici, rappresenterò ciascuno e condividerò le risorse con tutti”.

Il nuovo Gabinetto è composto da 24 ministri, anche se non tutti, come il titolare della Difesa, oggi erano presenti alla cerimonia. Tra le istituzioni libiche da ricostruire in modo più urgente c’è il sistema giudiziario che dovrà processare due membri chiave dell’ex regime, il figlio del colonnello, Seif al-Islam Gheddafi, e l’ex capo dei servizi segreti Abdullah al-Senoussi, la cui cattura non è però stata ancora accertata, accusati di crimini contro l’umanità. Le autorità libiche insistono che i due vengano processati in patria e non alla Corte penale internazionale con sede all’Aia.