Città del Guatemala (Guatemala), 24 nov. (LaPresse/AP) – Gli attivisti per i diritti umani si stanno battendo contro un disegno di legge in Guatemala che consentirebbe ai detenuti che hanno più di 80 anni di scontare la pena agli arresti domiciliari. Sarà utilizzata a beneficio dei sospettati accusati di massacri durante la guerra civile 1960-1996, accusano i critici. La legge ha superato due dei tre voti necessari per ottenere l’approvazione del Congresso. L’attivista Iduvina Hernandez fa notare che la proposta è arrivata nel momento in cui diversi ex membri delle forze armate sono sotto processo per genocidio e altro. Originariamente il disegno di legge conteneva una clausola che escludeva le persone condannate per violazioni dei diritti, ma è stata poi eliminata. Circa 200mila persone sono state uccise in Guatemala nei 36 anni di guerra civile, il 93% dalle forze dell’esercito o da gruppi paramilitari.