Usa 2012, Cain sotto protezione servizi segreti per minacce

Washington (Usa), 18 nov. (LaPresse/AP) – La campagna elettorale di Herman Cain è stata messa sotto la protezione dei servizi segreti americani. Lo riferisce Ed Donovan, portavoce dello United States Secret Service, cioè l’agenzia governativa americana che si occupa di garantire la sicurezza presidenziale, dei candidati alla Casa Bianca e dei capi di stato in visita. E’ stato lo stesso Cain a richiedere la protezione dei servizi, che ha ricevuto l’approvazione del segretario della Sicurezza interna Janet Napolitano e dei leader del Congresso. Secondo una fonte vicina alla questione, che preferisce rimanere anonima, il motivo è che il candidato Gop ha ricevuto delle minacce, ma non è chiaro di che tipo.

Cain è il primo candidato repubblicano alla Casa Bianca a ottenere tale tipo di protezione, che nel maggio del 2007 era stata assegnata anche all’allora candidato democratico Barack Obama. Era previsto che il programma per la sicurezza dell’ex imprenditore della Georgia dovesse entrare in vigore giovedì, ma non è chiaro precisamente quando. La protezione degli agenti federali è prevista per i candidati di ogni partito che vincono la nomination alle presidenziali, ma il servizio può essere concesso prima in caso di minacce credibili. Così era stato nel 2007 per Barack Obama, al quale la protezione era stata concessa oltre un anno prima che ottenesse la nomination democratica per la corsa alla Casa Bianca.

La legge federale permette ai candidati di chiedere la protezione se hanno una serie di caratteristiche fissate fra cui anche il rilievo pubblico, che nel caso di Cain è dimostrato dal successo nei sondaggi. Nonostante le sue gaffe e i recenti scandali che lo hanno coinvolto, infatti, Cain continua ad avere molti simpatizzanti. Nelle scorse settimane una dopo l’altra quattro donne lo hanno accusato di molestie sessuali risalenti agli anni ’90, quando guidava l’Associazione nazionale dei ristoranti e lui ha negato ogni accusa. Due le gaffe recenti: la prima sulla Libia, perché non ha saputo rispondere alla domanda di un giornalista in proposito; l’altra ieri, quando durante un comizio in Florida ha detto che i repubblicani hanno ripreso il controllo della Camera nel 2008 invece che nel 2010.

“La gente che si trova sul treno di Cain non scende per queste cavolate”, ha detto Cain ieri in New Hampshire, qualche ora prima che la sua richiesta di protezione venisse approvata. Prima di dare il benestare, il segretario della Sicurezza interna Janet Napolitano ha consultato una commissione di membri del Congresso che include anche il presidente della Camera e i leader della maggioranza di Camera e Senato.