Accusato di tentato omicidio Obama 21enne che sparò contro Casa Bianca

Pittsburgh (Pennsylvania), 17 nov. (LaPresse/AP) – Oscar Ramiro Ortega-Hernandez, l’uomo sospettato di aver sparato contro la Casa Bianca, è stato incriminato per tentato omicidio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’accusa potrebbe costargli l’ergastolo, se fosse riconosciuto colpevole. L’uomo, 21enne originario dell’Idaho arrestato ieri in Pennsylvania, avrebbe sparato due colpi contro la Casa Bianca la scorsa settimana. Il suo caso sarà trasferito dalla corte federale di Pittsburgh, in Pennsylvania, alla corte di Washington. Ortega resterà in custodia alle autorità federali, sino a quando i giudici di Washington decideranno se debba restare in cella sino al processo, in cui rischia il carcere a vita. Nell’udienza di oggi, quando gli è stato chiesto se comprendesse il fatto che il suo processo si terrà a Washington, Ortega ha risposto soltanto: “Sì, signora”. I procuratori hanno spiegato che Ortega ha chiamato Obama “il diavolo” e affermato che fosse necessario ucciderlo. Secondo documenti rilasciati dopo l’udienza, una persona che lo conosce ha raccontato che il 21enne negli ultimi tempi era sempre più agitato. Era convinto, ha spiegato, che il governo federale stesse cospirando contro di lui. Altri testimoni hanno raccontato che aveva definito Obama “l’anticristo” e “il diavolo”, aggiungendo che lui “doveva ucciderlo”.