Bangkok (Thailandia), 29 ott. (LaPresse/AP) – Bangkok è allagata, dopo che le acque del fiume Chao Phraya stanno per straripare nuovamente dopo averlo giù fatto ieri e mentre l’alta marea nel Golfo del Siam ha raggiunto il suo picco. Alcune zone della città non sono state inondate, anche grazie alla tenuta delle barriere costruite ovunque, ma altre sono state invase dall’acqua. Tra queste aree da Chinatown fino al Tempio del Buddha di smeraldo. Anche il centro che si occupa degli allagamenti con sede all’aeroporto Don Muang, chiuso giorni fa per l’allagamento, ha dovuto trasferire i propri uffici in un edificio governativo, dopo che il sistema energetico si è bloccato. La premier Yingluck Shinawatra ha detto nel suo discorso settimanale alla radio che gli allagamenti che hanno colpito le zone a nord della capitale nelle scorse settimane hanno iniziato a ritirarsi. Ha inoltre chiesto ai cittadini di lasciare che la crisi segua il suo corso: “Abbiamo la buona notizia che la situazione nella regione centrale è migliorata, mentre l’acqua scende gradualmente. Ringrazio la gente e le chiedo di essere più paziente in questo fine settimana, sarà difficile a causa dell’alta marea”. La premier ha aggiunto che il governo sta applicando un piano per accelerare il drenaggio dell’acqua e che questa dovrebbe ritirarsi da Bangkok nei primi giorni di novembre. Intanto, però, in giornata è atteso un nuovo picco del livello dell’acqua e il governo teme che le principali barriere si aprano e le dighe si rompano.