Tunisia, polemiche postelettorali: incendiata sede Ennahda

Tunisi (Tunisia), 28 ott. (LaPresse/AP) – In Tunisia sono scoppiate proteste in varie città a seguito dell’esclusione di sei liste del partito arrivato quarto, Petition populaire (Aridha Chaabia), nelle elezioni per la costituzione dell’assemblea incaricata di scrivere la nuova Costituzione. Alcune migliaia di persone sono scese in strada a Sidi Bouzid, dove i soldati hanno esploso colpi in aria dopo che centinaia hanno creato disordini, secondo quanto raccontato da un testimone. A Meknassy i dimostranti hanno incendiato la sede del partito Ennahda, vincitore delle elezioni, ha fatto sapere il sindacalista Mohamed Fadhel. Ha aggiunto che ci sono state proteste anche nella vicina Menzel Bouzayane, dove hanno manifestato circa mille persone. Il leader del partito Petition populaire, Hachemi Hamdi, ha annunciato in televisione il ritiro dai 19 seggi ottenuti, a seguito dell’esclusione delle liste. È proprietario del canale televisivo satellitare Mustaqila con base a Londra e la sua campagna è stata accusata di popularismo, con promesse di sanità gratuita, nuove aziende e migliaia di nuovi posti di lavoro.