Libia, si combatte a Sirte: 12 ribelli morti, 195 feriti

Tripoli (Libia), 7 ott. (LaPresse/AP) – Continuano i combattimenti tra forze rivoluzionarie e lealisti di Muammar Gheddafi a Sirte, da cui i residenti stanno fuggendo in massa per la mancanza di acqua e provviste. Fonti mediche riferiscono che 12 ribelli sono morti e altri 195 sono rimasti feriti. Le forze rivoluzionarie stanno attaccando da ovest, est e sud per circondare sempre di più i fedelissimi del raìs. Le due fazioni combattono con missili, colpi di mortaio e carri armati, mentre i cecchini di Gheddafi appostati sui tetti sparano sui ribelli. Il comandante degli insorti a capo della brigata Libia libera, Ali Saeh, è rimasto ferito da due colpi di arma da fuoco sparati da un cecchino.

“Abbiamo iniziato l’attacco alle 6 di questa mattina, il primo gruppo ha condotto l’operazione nella periferia di Sirte. Siamo stati colpiti dai cecchini di Gheddafi, molti soldati sono rimasti feriti”, ha detto Altaib Aleroebi, comandante dei ribelli che ha guidato l’offensiva. Il viceministro della Difesa libico, Fawzi Bukatif ha spiegato ad Associated Press che le forze rivoluzionarie sperano di riuscire a prendere Sirte, ultima roccaforte dell’ex regime, con un assalto finale da ogni fronte.

Mentre gli attacchi proseguono, i civili sono stati costretti a lasciare la città assediata. “Oggi dovevamo andarcene per forza, non è rimasto più niente: né cibo, né benzina”, ha riferito ad Associated Press un residente di Sirte, Ahmed Mohammed. La città natale di Gheddafi è considerata l’ultima roccaforte dell’ex regime e la sua presa da parte dei ribelli sarebbe la conquista più importante dopo la caduta di Tripoli.

Nei combattimenti di oggi è stato preso un centro conferenze che veniva utilizzato dai lealisti di Gheddafi come principale base militare. I comandanti delle forze rivoluzionarie riferiscono di aver lanciato missili Grad e utilizzato carri armati per farsi strada nell’ultima roccaforte e lanciare l’assalto alla base. Altri combattimenti sono in corso nella piazza Verde della città natale del colonnello. Sirte è l’ultimo bastione dei lealisti dal collasso del regime di Gheddafi avvenuto dopo 42 anni.