New York (New York, Usa), 20 set. (LaPresse/AP) – “Dopo decenni di pugno di ferro e di governo di un solo uomo ci vorrà tempo per costruire le istituzioni necessarie per avere una Libia democratica. Ci saranno giorni di frustrazione. Ma se abbiamo imparato qualcosa in questi mesi, è che non bisogna sottovalutare le aspirazioni e la volontà del popolo libico”. Così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama parlando all’apertura di un incontro delle Nazioni unite sulla Libia. Alla riunione partecipano anche rappresentanti del Consiglio nazionale di transizione libico. “Così come il mondo vi è stato vicino durante la vostra lotta per la libertà, saremo con voi nella vostra battaglia per ottenere la pace e la prosperità che la libertà può portare”, ha continuato Obama.

La comunità internazionale ha avuto “il coraggio e la volontà collettiva di agire” in Libia, ha poi detto Obama, aggiungendo che le potenze globali non possono e non dovrebbero intervenire ogni volta che nel mondo vengono commessi atti di ingiustizia, ma in alcuni casi le nazioni devono unire le forze per prevenire uccisioni di civili innocenti. “La nostra coalizione internazionale – ha aggiunto – ha fermato il regime e ha salvato innumerevoli vite, dando al popolo libico il tempo e lo spazio per prevalere”.

Obama ha poi voluto fare riferimento alla missione Nato che continuerà finché ci saranno minacce per i civili. Il presidente degli Stati Uniti ha quindi fatto appello ai lealisti di Muammar Gheddafi affinché depongano le armi ed entrino a far parte della nuova Libia. “Il vecchio regime – ha detto – è finito”.

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