Strauss-Kahn, prima intervista: Accuse false, ma colpa morale

Parigi (Francia), 18 set. (LaPresse/AP) – Dominique Strauss-Kahn nega in diretta tv le accuse di violenza sessuale rivoltegli da due diverse donne, ma concede: “Debolezza morale”. Definisce così la sua colpa nella prima intervista dall’arresto per tentato stupro a New York, concessa al canale tv francese Tf1. L’ex direttore del Fondo monetario internazionale ed ex candidato socialista di punta all’Eliseo parla per 20 minuti in diretta con tono pacato, senza scomporsi. Dando l’impressione di non stupirsi per le domande, che sembrano quindi concordate. E su un suo eventuale ritorno in politica, non si sbilancia: “Mi prenderò del tempo per riflettere e per riposare, – ha risposto – ma tutta la mia vita è stata consacrata all’essere utile per il bene pubblico. Vedremo”. Insomma, niente presidenziali, poi si vedrà.

Nelle sue risposte, nega di aver tentato di violentare la cameriera del Sofitel Hotel di New York, Nafissatou Diallo, pur concedendo un parziale mea culpa. Che certo non cheterà l’ira di quanti lo ritengono colpevole nonostante le accuse del caso siano state fatte cadere, né quella delle femministe che oggi hanno protestato fuori dalla sede della tv francese. “Diallo ha mentito su tutto – dice -: non solo sul suo passato, di cui non importa, ma anche su quello che è accaduto. Il rapporto (del procuratore, ndr) dice, è scritto lì dentro, che ‘ha fornito così tante versioni di quanto accaduto che non posso credere a una sua parola’ “. Continua: “Non ci furono violenza, costrizione o aggressione”, piuttosto una mia “debolezza morale”.

Se ammette una colpa, non è quella di aver costretto a un rapporto orale la donna, che lui sostiene fosse consenziente: “Credo sia stata una debolezza morale e non ne sono fiero. Quello che è accaduto è stato più di una relazione inappropriata. È stato un errore. Me ne pento infinitamente. Me ne sono pentito ogni giorno negli scorsi quattro mesi e credo di non aver ancora finito di pentirmene”. E prosegue: “Sono stato manchevole nei confronti di mia moglie, dei miei figli e dei miei amici, ma anche nei riguardi del popolo francese, che aveva riposto in me speranze di cambiamento”.

Strauss-Kahn però, nell’intervita, definisce false anche le accuse rivoltegli da un’altra donna, la scrittrice francese Tristane Banon, che ha raccontato di un tentativo di stupro durante un’intervista, nel 2003. Tutto “immaginario, calunnioso”, non ci fu “nessuna aggressione, nessuna violenza”, dichiara in diretta. La Banon ha sostenuto che l’economista tentò di slacciarle i jeans e il reggiseno e le mise le mani in bocca e nella biancheria. Dato che sulle accuse è in corso un’indagine, Strauss-Kahn ha aggiunto di non voler dichiarare nient’altro in proposito.