Obama: ‘Buffet rule’ per tassare i milionari

Washington (Usa), 18 set. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama presenterà lunedì il suo piano per la riduzione del debito a lungo termine e proporrà un sistema di tassazione in base al quale i milionari dovranno pagare almeno la stessa percentuale di tasse che sborsano i contribuenti della classe media. Lo riferisce un funzionario della Casa Bianca, parlando a condizione di rimanere anonimo. La proposta è stata denominata ‘Buffet rule’, dal nome del miliardario Warren Buffet che spesso si è lamentato del fatto che i ricchi come lui pagano una quantità inferiore di tasse rispetto ai contribuenti della classe media.

La nuova proposta di Obama, che riguarda chi guadagna oltre un milione di dollari all’anno, è stata inizialmente rivelata dal New York Times. Proprio sul quotidiano newyorkese il mese scorso Buffett aveva scritto che lui e i suoi amici ricchi erano “stati viziati abbastanza a lungo da un Congresso amico dei miliardari”. La ‘Buffet rule’ andrà ad aggiungersi al piano da 447 miliardi di dollari che Obama ha presentato in Congresso lo scorso 9 settembre e che è mirato a far ripartire il mercato del lavoro con incentivi per le assunzioni e riduzione di tasse ai lavoratori dipendenti.

Il dibattito si annuncia acceso visto che la scorsa settimana lo speaker della Camera dei rappresentanti, John Boehner, ha annunciato che si opporrà all’aumento delle tasse per ridurre il deficit. Il cosiddetto ‘super debt panel’, intanto, cioè il supercomitato bipartisan per il deficit, ha tempo fino al 23 novembre per fare le sue raccomandazioni a proposito di modifiche di spesa e tasse federali e Boehner ha chiesto al gruppo di gettare le basi per un’ampia revisione del sistema fiscale. Per lo speaker della Camera il comitato ha “una sola opzione: cioè tagli alla spesa e riforme dei diritti”, riferimento quest’ultimo ai programmi federali come Social Security, Medicare e Medicaid.

Qualsiasi compromesso approvato dal supercomitato richiederà certamente l’accordo dei democratici per quanto riguarda i programmi Social Security e Medicare e il consenso dei repubblicani sull’eventuale aggiunta di tasse. Il supercomitato è stato nominato lo scorso agosto. Composto da 12 membri, ha il compito di stilare un piano di tagli per i prossimi 10 anni che va approvato con almeno sette voti. Se non riuscirà a portare a termine il suo incarico oppure se Camera o Senato dovessero votare contro le sue raccomandazioni, verranno applicati automaticamente una serie di severi tagli alla spesa a tutti i livelli, che interesserebbero anche settori cari a entrambi gli schieramenti.