Nuova Delhi (India), 7 set. (LaPresse/AP) – L’esplosione avvenuta all’esterno dell’Alta corte di Nuova Delhi, in India, ha provocato la morte di almeno 11 persone e il ferimento di altre 76. Lo ha detto il segretario dell’Interno R.K. Singh alla Cnn-Ibn. Lo scoppio è stato causato da una bomba nascosta in una 24 ore. Nella serata la polizia della capitale indiana ha diffuso l’identikit di due sospettati autori dell’attacco, basato sulle descrizioni fornite da testimoni che stamattina avevano visto qualcuno con una 24 ore fuori dall’edificio.
“Siamo determinati a trovare gli autori di questo crimine orribile e a portarli davanti alla giustizia”, ha detto al Parlamento il ministro dell’Interno Palaniappan Chidambaram. La bomba è esplosa intorno alle 10.14 del mattino vicino a circa un centinaio di persone in coda davanti al tribunale in attesa di ricevere il pass necessario per entrare.
Il primo ministro Manmohan Singh ha condannato l’attentato dal Bangladesh, dove è in visita da ieri. “Non soccomberemo mai alla pressione dei terroristi”, ha riferito, promettendo di combattere gli attacchi. “Questa – ha continuato – è una lunga guerra a cui devono partecipare uniti tutti i partiti politici e la gente dell’India, in modo da sconfiggere il fardello del terrorismo”. Al momento l’esplosione non è ancora stata rivendicata.
Il dipartimento di Stato Usa ha espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime e ha offerto assistenza nelle indagini. Anche il Pakistan ha espresso “la più sentita solidarietà” ai familiari delle persone uccise nell’esplosione, al governo e al popolo dell’India.