Londra (Regno Unito), 1 set. (LaPresse/AP) – Gli archivi di WikiLeaks, con all’interno centinaia di documenti riservati del dipartimento di Stato Usa, sono stati esposti a una violazione della sicurezza e il colpevole sarebbe il quotidiano inglese Guardian. Lo denuncia l’organizzazione di Julian Assange, in una nota pubblicata online in cui si legge che il giornalista investigativo David Leigh avrebbe divulgato la password necessaria per decriptare i file in un libro che lui e il collega Luke Harding hanno pubblicato a inizio anno.
La divulgazione, scrive WikiLeaks, ha messo a repentaglio “l’attento lavoro” che viene fatto nella redazione e pubblicazione dei documenti. Il Guardian e Leight hanno negato le accuse. Il giornalista ha detto ad Associated Press che Assange gli fornì una password per accedere ai documenti dell’ambasciata statunitense nel luglio 2010 ma gli precisò anche che sarebbe scaduta nel giro di poche ore. Quello che fu pubblicato, spiega Leight, era quindi ormai obsoleto e innocuo e in ogni caso “non abbiamo rivelato l’url (indirizzo web) in cui si trova il file”. “Non vedo come un membro del pubblico – continua il giornalista – possa comunque accedere al file, a meno che Wikileaks o ex dipendenti di Wikileaks riferiscano dove si trova e come è stato chiamato”.
“Documenti mai pubblicati si sono diffusi tra l’intelligence e i governi prima di arrivare al pubblico”, si legge nella nota di WikiLeaks, che afferma anche di aver cercato di avvertire il dipartimento di Stato Usa su quanto sarebbe successo. AP ha confermato che effettivamente il materiale a cui si fa riferimento sta circolando su internet. L’esatta dinamica degli eventi appare comunque poco chiara e non è stato ancora possibile ricevere spiegazioni da WikiLeaks, che su Twitter ha parlato di “continue bugie”. E’ noto che l’organizzazione ha altre volte perso il controllo di alcuni documenti prima che questi fossero pubblicati e anche AP ne ha ricevute copie in passato.