Libia, a vertice gruppo di contatto partecipa anche la Cina

Pechino (Cina), 1 set. (LaPresse/AP) – La Cina invierà il viceministro degli Esteri Zhai Jun al vertice sulla Libia che si terrà oggi a Parigi. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, in visita la settimana scorsa a Pechino, aveva invitato di persona il Paese a partecipare alla conferenza, in cui saranno discussi eventuali aiuti ai ribelli e come procedere nella ricostruzione della Libia nel dopo-Gheddafi. Pechino era apparsa inizialmente riluttante nell’unirsi ai Paesi occidentali, ma il portavoce del ministero degli Esteri Ma Zhaoxu ha fatto sapere mercoledì sera che manderà un rappresentante e che la Cina sostiene gli sforzi per riportare la stabilità e garantire una pacifica transizione in Libia.

Il Paese “intende unirsi alla comunità internazionale e giocare un ruolo attivo nella futura ricostruzione della Cina” ha dichiarato Ma in un comunicato pubblicato nella serata di ieri sul sito web del ministero. In precedenza la Cina aveva criticato la campagna aerea guidata dalla Nato contro le forze di Gheddafi e si era rifiutata di condannare il dittatore. La Cina investe molto in Libia, con 26 compagnie che in totale hanno un giro di affari nel Paese valutato intorno ai 20 miliardi di dollari. Molti dei loro progetti sono completi solo a metà e ancora non sono state fatte delle stime riguardanti le perdite, data l’entità dei combattimenti e dei saccheggi. Oggi il Quotidiano del popolo, giornale ufficiale del partito comunista cinese, ha ribadito i suoi inviti alle Nazioni unite affinché prendano le redini delle negoziazioni post-conflitto. “In qualità di membro permanente nel Consiglio di sicurezza, la Cina ha tutte le ragioni per sostenere il ruolo guida delle Nazioni unite”, si legge in un editoriale del quotidiano.

Al vertice di Parigi verrà considerata la possibilità di fornire aiuti ai ribelli e di trasferire all’opposizione i beni congelati del regime di Gheddafi. All’incontro parteciperanno i massimi rappresentanti di circa 60 Paesi, tra cui appunto Sarkozy e il segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Il Consiglio nazionale di transizione libico potrebbe presentare una lista dettagliata di richieste, la più importante delle quali sarà eventualmente l’accesso ai miliardi di dollari congelati al raìs in tutto il mondo. Secondo alcuni funzionari statunitensi, il Cnt potrebbe anche richiedere prestiti a breve termine al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale, oltre alla presenza di un qualche tipo di polizia civile dell’Onu.