Sciopero in Cile, 16enne ucciso e quasi 1.400 arresti

Santiago (Cile), 26 ago. (LaPresse/AP) – Un 16enne è stato ucciso in Cile durante le manifestazioni indette nei due giorni di sciopero nazionale, che hanno creato diversi disordini in tutto il Paese. Manuel Gutierrez, questo il nome del ragazzo, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco, ma la dinamica non è ancora chiara. Rodrigo Ubilla, viceministro dell’Interno, ha promesso che saranno presto accertati i responsabili. Gli amici del giovane sostengono che la polizia abbia sparato senza motivo, mentre secondo quanto dichiarato da Ubilla, Gutierrez sarebbe morto in uno scontro con gli agenti.

La maggior parte delle proteste è stata pacifica, ma ci sono stati episodi di violenza, durante i quali una minoranza di giovani dal volto coperto si è scontrata direttamente con la polizia. I saccheggi, gli incendi e le sassaiole hanno portato a un totale di 1.394 arresti in tutto il Paese. Ubilla ha dichiarato ieri che ci sono stati 53 feriti tra i civili e 153 tra le forze di polizia. La due giorni di proteste è diventata il maggiore movimento di massa che si sia svolto in Cile da quando nel 1991 è stata ristabilita la democrazia.