Juba (Sud Sudan), 16 ago. (LaPresse/AP) – Il Sud Sudan vuole contribuire con le proprie truppe alle missioni di peacekeeping delle Nazioni unite e dell’Unione africana. Lo ha detto il portavoce dell’esercito dell’ultimo Paese nato nel mondo, il colonnello Philip Aguer, spiegando che le forze armate “saranno pronte a recarsi dovunque” non appena si concluderà la trasformazione dei gruppi di ribelli che combattevano contro Khartum in un esercito convenzionale. L’Onu ha missioni di peacekeeping in tutto il mondo, mentre i soldati dell’Ua operano nel Darfur e in Somalia, dove però, ha spiegato Aguer, i soldati sudsudanesi non potranno essere inviati in un futuro prossimo.