Libia, medici Zawiya costretti a curare solo soldati regime

Zawiya (Libia), 17 ago. (LaPresse/AP) – I soldati fedeli al leader libico Muammar Gheddafi hanno preso il controllo di un ospedale di Zawiya e costretto i medici a effettuare centinaia di interventi per curare colleghi feriti. È quanto denunciato da due dottori che sono riusciti a fuggire nonostante i cecchini appostati sul tetto dell’edificio e cannoni antiaerei piazzati all’ingresso. Hamid al-Shawish, chirurgo di 30 anni, e il ginecologo Mohammed al-Kum hanno detto che il direttore dell’ospedale è stato sostituito e le forze del regime sono un presenza costante nelle corsie.

Sabato mattina, hanno raccontato, sono arrivati molti soldati del regime morti o feriti; ai pazienti civili è stato quindi ordinato di lasciare l’ospedale per far loro spazio e le truppe hanno chiuso il reparto pediatria e ginecologia, e non solo. Sono arrivati corpi di almeno 30 soldati morti, oltre a circa 150 feriti, ha continuato al-Shawish, che era a capo del pronto soccorso. I ribelli affermano spesso che molti uomini dell’esercito di Gheddafi sono mercenari africani, ma al-Shawish ha detto che molti feriti erano libici. I soldati hanno ordinato ai medici e alle infermiere di continuare a lavorare e al-Shawish ha condotto 15 interventi tra le 11 di sabato e le 3 di domenica. Altri tre chirurghi hanno lavorato su altri piani dell’ospedale. Al-Shawish ha raccontato che mentre stava lavorando soldati armati entravano e uscivano dalla sala di emergenza. “A tutti quelli che non stavano operando è stato ordinato di farlo”, ha raccontato, aggiungendo però che nessuno ha mai puntato un’arma da fuoco contro di lui.

Gli uomini di Gheddafi hanno posizionato cecchini sul tetto e un cannone antiaereo nel cortile, proprio davanti alla finestra della sala di emergenza, ha riferito il medico. Le forze governative hanno sparato a caso sulle case vicine, ma al-Shawish non ha sentito il fuoco dei ribelli. È riuscito a fuggire dopo aver riconosciuto in un soldato che sorvegliava l’ospedale il padre di un bambino che aveva circonciso. Sulle prime l’uomo ha rifiutato, ma alla fine gli ha permesso di lasciare l’edificio con la promessa che sarebbe tornato a breve. Al-Kum ha detto invece di essere riuscito a scappare domenica. Da quando sono fuggiti i due medici lavorano in una clinica a Bir Moammar, un villaggio controllato dai ribelli a circa otto chilometri a sud di Zawiya. Secondo al-Shawish almeno 20 persone che lavoravano nell’ospedale sono state arrestate perché simpatizzanti dell’opposizione e alcune sono ancora disperse.