Buenos Aires (Argentina), 15 ago. (LaPresse/AP) – La presidente argentina Cristina Fernandez ha vinto con circa la metà dei voti le elezioni primarie che si sono svolte ieri nel Paese sudamericano. A contendersi il secondo posto sono tre dei nove candidati alle presidenziali che si svolgeranno il 23 ottobre: il deputato Ricardo Alfonsin, figlio dell’ex presidente Raul, che ha ottenuto il 12% delle preferenze, circa come l’ex capo di Stato Eduardo Duhalde, e il governatore socialista di Santa Fe Hermes Binner che, con il 61% delle schede scrutinate, ha raggiunto il 10%.
I risultati mostrano che, a meno di una riunificazione attorno a un solo candidato per l’opposizione, la Fernandez ha grandi possibilità di vittoria nelle elezioni del 23 ottobre. Alle presidenziali, per evitare il ballottaggio, il vincitore deve ottenere almeno il 45% dei voti, o il 40% ma con 10 punti percentuali di scarto sul secondo.
“Noi – ha detto la Fernandez commentando la vittoria – non solo facciamo attenzione alla nostra democrazia politica, ma anche alla nostra democrazia economica”. La ‘presidenta’, come viene chiamata in Argentina, ha ringraziato gli elettori per quello che definisce uno storico passo avanti nella democrazia del Paese. L’idea di primarie aperte, simultanee e obbligatorie, è stata pensata per far sì che i partiti concedessero agli elettori la possibilità di scegliere un candidato per la carica di presidente e vicepresidente. Invece, tutti i partiti hanno semplicemente proclamato i propri candidati mesi fa. Questo ha trasformato le primarie, a cui hanno partecipato 29 milioni di persone, in una specie di sondaggio politico.
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