Londra (Regno Unito), 15 ago. (LaPresse/AP) – “Nei più alti uffici, nelle più lussuose sale riunioni, nei più influenti lavoro, dobbiamo tutti pensare all’esempio che stiamo dando. Declino morale e cattivi comportamenti non sono limitati a poche parti povere della nostra società”. Lo ha detto il primo ministro britannico David Cameron, nel suo discorso tenuto questa mattina, a proposito dei quattro giorni di disordini in cui sono morte 5 persone e migliaia sono state incriminate. Secondo il premier, tutti i settori della società devono condividere le colpe, tra cui la sconsideratezza dei banchieri, gli scandali sulle spese dei parlamentari o le intercettazioni illegali dei media. “Una delle principali lezioni di questi episodi è che dobbiamo parlare onestamente dei comportamenti e poi agire, perché il cattivo modo di comportarsi è letteralmente arrivato alla porta della gente. E non possiamo più nasconderci”, ha aggiunto. Ha detto inoltre che il governo nelle prossime settimane si impegnerà a esaminare le politiche destinate a combattere la cultura che nella società britannica “ha incoraggiato la pigrizia, che scusa cattivi comportamenti, che erode l’autodisciplina e scoraggia il lavoro duro”. “Questa è stata una sveglia per il nostro Paese. I problemi sociali che si sono acuiti per decenni ci sono esplosi in faccia”, ha detto Cameron. Ha insistito che tensioni razziali, povertà e programmi di austerity del governo non siano motivazioni per i disordini a Londra e nelle grandi città.
Anche il leader del partito laburista Ed Miliband ha tenuto questa mattina un discorso, nella zona londinese di Camden dove si sono svolti disordini, in cui ha criticato Cameron. “L’istinto che hanno di solito i politici – annunciare un mucchio di nuove leggi, scegliere un nuovo consulente, tirare fuori vecchi pregiudizi e risposte superficiali – non soddisferà le domande della gente”, ha detto. Miliband ha chiesto che i parlamentari si concentrino meno sull’attribuire le colpe e più sul dare maggiori opportunità ai giovani. “Importa che i giovani sentano di avere un futuro, una possibilità di vita migliore? Sì, importa. Questioni come educazione e competenze, servizi e disoccupazione giovanili, sono importanti per non far entrare le persone nelle gang, nella criminalità, su strade sbagliate? Sì, sono importanti”.
Il segretario di Stato per il Lavoro e le Pensioni del Regno Unito, Iain Duncan Smith, ha annunciato oggi che sta valutando di tagliare i sussidi statali alle persone coinvolte nei disordini della settimana scorsa. Cameron aveva già fatto sapere che quelle che vivono in case popolari potrebbero essere sfrattate.
Oggi, intanto, un ragazzo di 16 anni è stato arrestato per il sospetto che sia responsabile della morte di Richard Bowes, 68 anni, a Ealing, quartiere a ovest di Londra. L’uomo era stato picchiato a morte mentre tentava di spegnere un incendio appiccato da vandali. La polizia continua a interrogare due uomini a proposito del 26enne ucciso a colpi d’arma a fuoco durante i disordini a Croydon, a sud di Londra., ed è previsto per oggi l’interrogatorio di Adam King, 23 anni, il terzo incriminato per l’omicidio di tre uomini investiti mercoledì scorso a Birmingham.
Nei disordini scoppiati a Londra e che poi si sono diffusi in altre città del Regno Unito, sono morte cinque persone, quasi duemila sono state arrestate e 1.200 incriminate. Ieri a Birmingham, la seconda città inglese per grandezza, migliaia di persone hanno manifestato per la pace e l’unità razziale in memoria dei tre ragazzi pakistani investiti e uccisi durante i disordini della scorsa settimana, mentre provavano a difendere dagli assalti alcuni negozi di proprietà di famiglie asiatiche.
L’Associazione degli assicuratori britannici ha stimato a 200 milioni di sterline i danni alle proprietà nei giorni di disordini. Il dato si basa sulle richieste avanzate finora dai mediatori assicurativi, ma è destinato a crescere.
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