Esercito siriano a Latakia e Qusair, 3 vittime. Dieci feriti a Sarmin

Beirut (Libano), 13 ago. (LaPresse/AP) – Sono almeno tre le vittime oggi delle irruzioni dell’esercito siriano. Due persone sono morte a Latakia e una a Qusair. Dieci persone sono invece rimaste ferite da colpi di arma da fuoco nella città nordoccidentale di Sarmin. Lo rendono noto gli attivisti locali. L’assalto più violento è stato a Latakia, città sulla costa mediterranea, dove ieri migliaia di persone hanno manifestato contro il regime. Almeno 20 carri armati sono entrati nel quartiere di el-Ramel, costringendo molte persone a lasciare l’area. Lo rende noto l’attivista Rami Abdul-Rahman, a capo dell’Osservatorio per i diritti umani nel Paese. Più tardi, secondo quanto riportano i Comitati per il coordinamento locale, colpi di arma da fuoco ed esplosioni si sono sentite nel quartiere di Slaibeh. Qui due persone sono morte. Video amatoriali postati da attivisti su internet, mostrano mezzi militari muoversi per le strade della città.

Una persona è morta invece a Qusair, dove le forze di sicurezza hanno fatto irruzione con decine di agenti e membri della Shabiha, milizia armata del governo di Damasco. Nella città vicino al confine con il Libano sono stati condotti diversi arresti. L’esercito ha fatto irruzione anche nelle città di Hawla e Taldaw, nella provincia centrale di Homs, dove ha dispiegato i carri armati.

Solo ieri nel Paese ci sono state 14 vittime delle forze di sicurezza, che hanno attaccato i manifestanti in diverse città. Sia il quartiere di al-Ramel che la città di Qusair, dove le forze di sicurezza di Damasco questa mattina hanno fatto irruzione, sono stati teatro di ampie proteste contro il presidente Bashar Assad dall’inizio delle dimostrazioni in Siria, a metà marzo.