Dopo proteste Israele lancia task force contro il carovita

Gerusalemme, 7 ago. (LaPresse/AP) – Israele ha istituito una task force formata da ministri del governo e da esperti di economia del Paese, con l’incarico di redigere un piano per contrastare il carovita. Lo ha annunciato il portavoce del premier Benjamin Netanyahu, Gidi Schmerling, parlando ad Army Radio. La notte scorsa circa 250mila persone sono scese in piazza per dimostrare contro i prezzi in rialzo e il costo delle case. La commissione presenterà la proprie raccomandazioni entro un mese, ha spiegato Schmerling, aggiungendo che il primo ministro “ha definito l’obiettivo di correggere le ingiustizie sociali e lavorerà per raggiungerlo in maniera genuina e intensa”. Gli organizzatori delle proteste hanno organizzato una manifestazione di massa per il 3 settembre, prevedendo di portare in strada un milione di persone in 50 città.

Il ministro delle Finanze di Israele, Yuval Steinitz, lo aveva anticipato poco prima parlando alla radio. Aveva descritto le proteste come “imponenti” e ammesso che il costo della vita nel Paese è “ingiustificabile e irragionevole”. Tre settimane fa i giovani hanno piazzato tende in un elegante viale di Tel Aviv per opporsi all’alto costo delle case e da allora le proteste si sono allargate sempre di più. Un leader del movimento, Stav Shafir, ha detto che le proteste non si fermeranno: “Dobbiamo continuare per chiedere soluzioni, non quelle che arriveranno a settembre. Dobbiamo ottenerle ora”.