Santa Ama (California, Usa), 5 ago. (LaPresse/AP) – Il maggior produttore mondiale di giocattoli Mattel è stato condannato a pagare quasi 310 milioni di dollari nella disputa sui diritti sulla bambola Bratz di Mga Entarteinement. Il tribunale distrettuale di Santa Ana, in California, ha infatti deciso che Mga il suo amministratore delegato debbano ricevere da Mattel 172,5 milioni di dollari per danni legati all’appropriazione di segreti industriali, e sia Mga sua il suo amministratore delegato Isaac Laurian oltre 137 milioni di dollari per violazione del copyright, violazione contrattuale e altre motivazioni. A questi vanno aggiunti circa 85 milioni di dollari di condanna al risarcimento danni. Il totale ammonta a oltre 309,8 miliardi, secondo le carte del tribunale e secondo un avvocato difensore, Jennifer Keller. Mattel, padre delle bambole Barbie, ha rilasciato una dichiarazione in cui spiega di essere delusa per la sentenza e che “esaminerà la sentenza e valuterà i prossimi passi da compiere”. Può infatti presentare ricorso in appello. La prima denuncia della disputa sui diritti delle Bratz da parte di Mattel risale al 2004, quando sostenne che il disegnatore delle bambole Carter Bryant fosse stato un dipendente di Mattel e abbia ideato le ‘eredi di Barbie’ in quel periodo, prima di trasferirsi a lavorare per Mga. Ad aprile una giuria ha respinto le tesi di Mattel e deciso per rimborsi a favore di Mga. Quest’ultima sostenne che Mattel avesse usato investigatori privati per spiare i propri disegni di giocattoli e piani di marketing, rubando i suoi segreti.