Washington (Usa), 2 ago. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato la legge che alza il tetto del debito del Paese ed evita il temuto default. La firma, apposta in privato nello Studio ovale, segue di poco più di un’ora l’approvazione della legge in Senato. La Camera ha dato l’ok nella notte. Dopo mesi di negoziati, passa così la legge-compromesso che evita il default al Paese, appena poche ore prima della scadenza che l’avrebbe innescato: la mezzanotte di oggi. Nel commento successivo al voto al Senato, prima di firmare, Obama ha detto: “La legge per evitare il default degli Stati Uniti è un primo passo, ma i partiti devono lavorare a un piano più ampio”. Ha aggiunto che i parlamentari di entrambi i partiti devono trovare ancora un approccio bilanciato per ridurre il debito, che includa alcuni aggiustamenti su Medicare e sul sistema finanziario in modo che i ricchi paghino di più.
Camera e Senato degli Stati Uniti, la prima nella notte italiana e la seconda poche ore fa, hanno infatti approvato entrambe il piano. La prima con 269 voti a favore e 161 contrari, il secondo con 74 sì e 26 no. Il testo è frutto di un accordo chiuso domenica sera con una telefonata fatta dallo speaker della Camera John Boehner al presidente Barack Obama. Molti repubblicani sostengono tuttavia che i tagli alle spese siano troppo pochi, mentre molti democratici che siano troppi. Alla Camera, la netta maggioranza dei deputati Gop ha comunque votato a favore (174-66), mentre così non è stato per l’altro schieramento, diviso 95-95.
Il piano prevede l’innalzamento del tetto del debito di almeno 2.100 miliardi di dollari in tre fasi, ovvero 400 subito, 500 se il Congresso acconsentirà a sbloccarli e altri 1.500 dopo il lavoro di una commissione bipartisan che dovrà presentare i risultati entro la fine di novembre. La commissione, composta da 6 democratici e 6 repubblicani, dovrà suggerire anche 1.500 miliardi di tagli alla spesa federale e se fallisse scatterebbero automaticamente 1.200 miliardi di tagli e l’aumento del debito di almeno la stessa cifra (per questo si parla di un minimo di 2.100 miliardi e di un massimo di 2.400). Con l’approvazione della legge scattano subito oltre 900 miliardi di tagli sul decennio; per l’anno fiscale che inizierà il 1 ottobre le spese saranno inferiori di 7 miliardi al livello attuale.
La legge risparmia per ora i programmi Medicare e Medical aid. Non prevede aumenti delle tasse, vittoria dei Gop, ma traghetterebbe il Paese oltre le elezioni del 2012, come voluto da Obama. Camera e Senato dovrebbero poi votare su un emendamento costituzionale per un budget bilanciato, che consenta al governo di spendere solo quanto