Londra (Regno Unito), 1 ago. (LaPresse/AP) – Le famiglie delle vittime degli attentati di Londra del 7 luglio 2005 hanno abbandonato la loro azione legale con cui imporre al governo di tenere un’inchiesta pubblica sugli attacchi terroristici. Clifford Tibber, legale che rappresenta 25 famiglie, ha dichiarato che un’indagine del coroner, terminata a maggio, ha investigato a fondo il ruolo dei servizi di emergenza e degli agenti dell’MI-5, lo spionaggio interno britannico. Tibber ha aggiunto che, secondo le famiglie che rappresenta, un’altra inchiesta causerebbe “ulteriore e non necessaria angoscia” ai parenti delle vittime, ai sopravvissuti e ai soccorritori. Furono 52 le persone che morirono negli attentati, che colpirono i pendolari in viaggio su un autobus e su tre convogli della metropolitana londinesi. Alcuni parenti sostengono ci siano ancora domande senza risposta sul ruolo dell’agenzia di spionaggio, che aveva indagato su due degli attentatori ma non li aveva perseguiti.