L’Aia (Olanda), 25 lug. (LaPresse/AP) – Goran Hadzic, per lungo tempo leader dei ribelli serbo croati durante la guerra in Jugoslavia, si è rifiutato di dichiararsi colpevole o innocente oggi, nella sua prima apparizione in tribunale, dove è chiamato a rispondere di crimini di guerra. L’udienza è durata appena 15 minuti; l’avvocato di Hadzic ha detto al giudice O-Gon Kwon che non c’era bisogno di leggere i 14 capi d’accusa in tribunale e che il suo cliente non intendeva pronunciarsi su di essi. Hadzic ha a disposizione 30 giorni per decidere come rispondere alle accuse e verrà presentata a suo nome un’istanza di non colpevolezza se dopo questo termine continuerà a rifiutarsi. Hadzic è accusato di crimini di guerra e contro l’umanità durante il periodo dal ’91 al ’93, in cui guidò i serbo-croati che cercavano di staccarsi dalla Croazia per unirsi alla Serbia. L’ex leader è coinvolto nella distruzione della città di Vukovar e del sequestro di circa 260 prigionieri da un ospedale della cittadina, che furono poi portati in una fattoria vicina, torturati e infine uccisi.