Usa, ancora nessun accordo su tetto del debito

Washington (Usa), 22 lug. (LaPresse/AP) – “Non sono a conoscenza di alcun accordo raggiunto tra il presidente Barack Obama e i repubblicani al Congresso”. Lo ha detto il direttore dell’ufficio Budget della Casa Bianca, Jacob lew, dopo che a seguito dei colloqui sull’innalzamento del tetto del debito Usa i media avevano sparso la voce che si fosse raggiunta una soluzione comune. Secondo le notizie, Obama e Boehner avrebbero concordato su un accordo da 3 trilioni di dollari circa in tagli alla spesa e sulla promessa di un trilione di entrate in tasse, con una riorganizzazione del sistema fiscale come parte di un patto per estendere l’autorità del governo sui prestiti. “Non siamo vicini a un accordo”, ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, e il portavoce di Boehner, Michael Steel, gli ha fatto eco: “Teniamo le porte aperte alla comunicazione, ma non c’è alcun accordo”.

Intanto, nei negoziati a porte chiuse, Obama e i repubblicani alla Camera sarebbero però vicini a un punto d’incontro su quello che è stato chiamato con vaghezza un “grande accordo” per tagliare il deficit di 4 trilioni di dollari o più e prevenire il default. Lo speaker della Camera John Boehner ha dichiarato che la sua parte è in generale pronta al compromesso, per “portare la nostra economia avanti e di creare posti di lavoro”. Obama, in un articolo su Usa Today, ha definito i colloqui “l’opportunità di fare qualcosa di grande e significativo”. Mancano 12 giorni al default, però, e l’accordo non è stato raggiunto. Restano, secondo fonti ufficiali, forti differenze: i repubblicani si oppongono a tasse più alte e i democratici sono poco favorevoli a tagliare Medicare e altri programmi sociali.

Nella notte, i leader democratici hanno incontrato Obama per circa due ore alla Casa Bianca, in cui si sono evidenziate differenze ma anche che l’accordo su alcuni tagli è vicino. Intanto, a fianco dei colloqui sull’accordo di lungo termine, procedono anche quelli sul patto di breve termine, che sembra acquistare forza. “Alla fine della giornata, abbiamo la responsabilità di agire”, ha detto Boehner ai deputati Gop. Intanto, il leader della maggioranza al Senato, Harry Raid, ha criticato alcuni repubblicano definendoli “estremisti del tea party” e accusandoli di bloccare l’accordo. Questo va trovato entro il 2 agosto, data dopo la quale scatterà altrimenti il default per il Paese.