Oslo (Norvegia), 22 lug. (LaPresse) – Un’ondata di terrore ha scosso l’altrimenti placida routine del venerdì pomeriggio di Oslo e sulla bvicina isola di Utoya. Alle 15.30 una o più bombe sono esplose nel centro della capitale norvegese. Alle 18.30 il secondo atto con un uomo vestito da poliziotto che ha iniziato a sparare ad un raduno di giovani laburisti. Il bilancio finora è di 91 morti.
Sette i morti nella capitale, e altri 84 sull’isola. Molti i feriti, tra cui tanti in condizioni gravi.
L’esplosione ha lambito alcuni dei principali edifici del centro di Oslo, distruggendo molte facciate. La più danneggiata è stata la sede del quotidiano VG, il più venduto in Norvegia. Si parla di un’autobomba, ma non c’è alcuna certezza nemmeno sul numero di esplosioni, infatti ci potrebbe essere stata anche una seconda detonazione. A terra rimanevano molti passanti, altri sono rimasti imprigionati a lungo in alcuni edifici. Il capo della polizia della capitale ha spiegato come il bilancio non sia stato ancora più drammatico perché alle 15.30 molti avevano già lasciato l’ufficio in vista del fine settimana.
Alle 18.30 la seconda parte di questo pomeriggio di follia, quando il 32enne Anders Behring Breivik vestito da poliziotto ha sparato sui giovani radunati sulla minuscola isola di Utoya. Grande forse come tre campi da calcio, sull’isola è stato subito l’inferno con molti dei presenti che si sono buttati nell’acqua gelata del lago Tyrifjorden. Breivik, vestito da poliziotto, ha ordinato alle persone di avvicinarsi quindi ha estratto armi e munizioni da una borsa e ha iniziato a sparare. “Per sopravvivere molti hanno fatto finta di essere morti”, ma dopo aver sparato una prima volta, Breivik ha nuovamente aperto il fuoco finendoli con un un colpo alla testa. È il drammatico racconto del 21enne Dana Berzingi, sopravvissuto alla sparatoria.”Ho perso diversi amici”, ha commentato il ragazzo, portato con gli altri sopravvissuti in un hotel del villaggio di Sundvollen. Il giovane ha spiegato di aver utilizzato il cellulare di uno dei suoi amici per chiamare la polizia.
Breivik è schierato a destra e ha posizioni anti-islamiche ha reso noto il capo della polizia Sveinung Sponheim. Sempre secondo la polizia, il 32enne ha iniziato a collaborare. Non è chiaro però quanto questo abbiamo influito nel duplice attacco condotto ieri. Secondo Sponheim i post pubblicati su internet dal 32enne arrestato ieri “suggeriscono che abbia alcune visioni politiche dirette a destra e anti-musulmane, ma è ancora da vedere se questa è una motivazione degli eventi”.
La polizia norvegese non ha avuto dubbi, fermato Breivik, che questo fosse collegato alla bomba di Oslo. Se sia lui l’autore dell’ordigno scoppiato nella capitale non è dato sapere, la polizia per ora conferma solo che Breivik era stato visto nell’area dell’esplosione.