Londra (Regno Unito), 20 lug. (LaPresse/AP) – Dopo la drammatica giornata di ieri di dichiarazioni davanti alla Commissione parlamentare britannica, che ha avuto come protagonista Rupert Murdoch, oggi i riflettori sono puntati su David Cameron. Il primo ministro ha parlato davanti al Parlamento durante una sessione straordinaria da lui convocata per rispondere alle domande sullo scandalo intercettazioni che ha travolto l’impero mediatico di Murdoch e le istituzioni britanniche. Sono in corso gli interventi dei deputati, Cameron potrebbe intervenire nuovamente in conclusione di sessione. L’ex capo della comunicazione di Cameron, Andy Coulson, anche ex direttore del tabloid ‘News of the World’, è tra i vari arrestati in seguito allo scandalo.
La diretta della giornata
Ore 15.19 – “Ci sono domande importanti a cui dobbiamo rispondere: come possiamo assicurare un ambiente libero nei media, perché operino nell’ambito della legge? Come possiamo assicurare che le forze di polizia responsabili e oneste agiscano senza paura e collaborino con i media, ma non siano mai a rischio di essere corrotti da questi? I rapporti tra polizia e media sono un problema, il nostro sistema sembra molto compromesso. L’eccessiva regolamentazione dei media potrebbe avere un effetto negativo su di noi e sulla nostra società”. Così il primo ministro britannico David Cameron davanti al Parlamento per la sessione speciale sullo scandalo delle intercettazioni.
Ore 15.07 – “Se avessi avuto le prove che Andy Coulson sapeva delle intercettazioni, lo avrei licenziato”. Così il primo ministro britannico David Cameron davanti al Parlamento per la sessione speciale sullo scandalo delle intercettazioni.
Ore 15.05 – “Un paio d’anni fa si era detto che avevamo perso rilevanza, abbiamo dovuto fare molto per riconquistare la fiducia pubblica, abbiamo visto nelle ultime settimane la commissione lavorare nell’interesse pubblico. Abbiamo visto un dibattito che è terminato con il ritiro di News Corp. dell’acquisto di BskyB. Dobbiamo essere attenti a cercare di rispondere anticipatamente a tutti gli interrogativi. Tutto deve incominciare e finire con le vittime, sono loro che hanno subito di più e dobbiamo essere onesti con loro”. Così il primo ministro britannico David Cameron davanti al Parlamento per la sessione speciale sullo scandalo delle intercettazioni.
Ore 14.30 – “Vogliamo una stampa libera e forte. A volte ci fa infuriare, ma la libertà di stampa è necessaria, ci vuole una copertura differenziata delle notizie, se ne avessimo una sempre uguale nessuno le leggerebbe”. Così il primo ministro David Cameron davanti al Parlamento.
Ore 14.22 – “La mia più grande responsabilità è risolvere questo guaio”. Così il primo ministro britannico David Cameron davanti al Parlamento per la sessione speciale sullo scandalo delle intercettazioni
Ore 14.20 – “Rebekah Brooks e altre persone come lei sono rimaste escluse da feste e festicciole simili a quelle che fanno i miei figli”. Così il primo ministro britannico David Cameron davanti al Parlamento.
Ore 14.05 – Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato i nomi dei componenti della Commissione indipendente d’inchiesta sulle intercettazioni. Affiancheranno Brian Leveson nell’indagine. Si tratta di Shami Chakrabarti, direttore dell’organizzazione per i diritti civili Liberty; Paul Scott-Lee, ex capo della polizia del West Midlands; David Currie, ex capo dell’agenzia per le comunicazioni Ofcom; Elinor Goodman, ex responsabile informazione politica di Channel 4 news; George Jones, ex responsabile dell’informazione politica del The Daily Telegraph; David Bell, ex presidente del Financial Times.
Ore 13.50 -Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che l’indagine sulle intercettazioni illegali sui giornali si allargherà ad altri tipi di crimini legati all’informazione e altri media, come le reti televisive. Ha detto ai deputati che investigherà, ad esempio, su violazione di account e-mail.
Ore 13.40 – “Abbiamo istituito un’indagine di ampio respiro senza precedenti, che non c’è mai stata in 13 anni. Dobbiamo far sì che questa indagine su polizia, media, BSkyB e condotta politici vada avanti”. Così il primo ministro britannico David Cameron, intervenendo al Parlamento britannico.
Ore 13.35 – “Abbiamo istituito un’indagine di ampio respiro senza precedenti, che non c’è mai stata in 13 anni. Dobbiamo far sì che questa indagine su polizia, media, BSkyB e condotta politici vada avanti”. Così il premier britannico David Cameron davanti al Parlamento.
Ore 13.30 – “Se Rebekah Brooks è stata invitata a Downing street sei volte all’anno dagli altri premier, non è stata invitata da me altrettanto frequentemente. Io ho organizzato tutti i meeting sempre in contrasto con l’opposizione e non ho mai avuto un pigiama party con queste persone”. Così il premier britannico David Cameron davanti al Parlamento britannico. “Non ho mai avuto una conversazione con i Murdoch e Rebekah Brooks che non si sarebbe potuta tenere in questa Camera. Io – ha continuato Cameron – ho detto chiaramente qual è la mia posizione, ora gli altri facciano altrettanto”.
Ore 13.25 – “Quando vedremo trasparenza da Tony Blair e da Gordon Brown? So che non è conveniente, ma Stephenson ha spiegato il perché delle dimissioni, visto che la sua situazione era diversa da quella di Downing street. Ho risposto a molte domande, lo stesso Rupert Murdoch ha detto che il politico a cui era vicino era Gordon Brown”.Così il primo ministro britannico David Cameron in Parlamento, dopo l’intervento di Ed Miliband.
Ore 13.20 – “Cameron deve spiegare la vicenda di Bskyb e il Paese ha il diritto di aspettarsi che lui faccia ogni sforzo per ottenere notizie su Coulson, per proteggere se stesso e il suo ufficio. Ma gli eventi suggeriscono il contrario: il premier e il suo ufficio hanno fatto il contrario”. Così Ed Miliband intervenendo al Parlamento britannico. “Cameron – ha proseguito Miliband – non ha fatto nulla in passato, avrebbe dovuto agire prima. Coulson sapeva delle intercettazioni al News of the world.
Ore 13.05 – “Il primo ministro non ha fatto assolutamente niente. Visto le prove del New York Times il pubblico si aspettava un allarme, una mossa da parte del premier, ma lui non ha fatto niente”. Così Ed Miliband, leader dell’opposizione laburista britannica, intervendo in Parlamento, durante la sessione straordinaria convocata sullo scandalo intercettazioni. Miliband aveva esordito ringraziando Cameron: “Inizio col ringraziare il primo ministro. È essenziale rinnovare fiducia a istituzioni e politici, il Paese vuole delle risposte. L’inchiesta del governo è benvenuta”.
Ore 13.03 – “Servono analisi anche da parte dell’opposizione. Quello che il Paese si aspetta non sono inezie politiche, quello che merita e vuole è un’azione concertata per lavorare insieme e risolvere questa questione una volta per tutte ed è in questo spirito che sono venuto alla Camera”. Così il premier britannico David Cameron.
Ore 13.00 – “Il partito conservatore ha garantito che né Neil Wallis (ex giornalista di News of the World arrestato nel corso dell’indagine, ndr) né la sua azienda siano mai stati impiegati neanche con un contratto esterno e il partito non ha mai effettuato pagamenti a loro favore. Wallis potrebbe aver dato dei suggerimenti ad Andy Coulson su base volontaria prima delle elezioni ma io non ne sapevo nulla fino a domenica scorsa. Saremo totalmente trasparenti su questa questione”. Così il primo ministro britannico David Cameron.
Ore 12.58 – “Andy Coulson è innocente fino a quando non sarà provata la sua colpevolezza”. E’ stato ipotizzato che il capo del mio staff si sia comportato scorrettamente quando ha negato l’incontro con Yates sulle intercettazioni. La polizia dovrebbe fornire le prove, vedere dove esse portano e arrestare i responsabili. Ora Downing street ha pubblicato tutto lo scambio di corrispondenza tra me e Coulson”. Così David Cameron al Parlamento britannico.
Ore 12.53 – “Crediamo che sia necessario assumere un approccio più ampio nei confronti della polizia e di come essa è guidata. In particolare, sul fatto che la polizia sia così vicina ai media. Il governo vuole introdurre indagini in modo che gli individui colpevoli possano essere ritenuti responsabili delle loro azioni”. Così David Cameron al Parlamento britannico.
Ore 12.50 – “Il commissario Stephenson si è dimesso e vorrei ringraziarlo per il lavoro che ha portato avanti per tanti anni a Londra e altrove. Anche John Yates si è dimesso e vorrei congratularmi con lui per aver aumentato la lotta contro il terrorismo. Vista la dipartita di 2 persone così importanti è fondamentale ripristinare la fiducia verso la polizia. Il pubblico l’ha persa anche verso la politica. Dobbiamo sradicare la corruzione dalla polizia, ma dobbiamo fare di più”. Così David Cameron al Parlamento britannico.
Ore 12.45 – “L’inchiesta andrà avanti in due parti. Ci siamo consultati con l’opposizione, il giudice Levinson e con l’amministrazione, ho anche parlato alla famiglia di Milly Dowler e con alcuni attivisti. Abbiamo fatto molti progressi per questa inchiesta”. Così David Cameron. “L’inchiesta – ha proseguito il premier britannico – non deve solo interessare rapporti tra stampa e polizia o guardare solo alla stampa, ma anche ad altre organizzazioni mediatiche come le tv e altre implicati in attività criminali. Oggi darò la bozza finale alla Camera e subito gli analisti si metteranno al lavoro”.
Ore 12.40 – “Il pubblico vuole che noi lavoriamo insieme per risolvere il problema delle intercettazioni. Abbiamo istituito un’inchiesta indipendente e giudiziaria per stabilire cosa sia andato male e cosa dobbiamo fare perché non si ripeta. Ci deve essere trasparenza totale tra ministri e media fino alle elezioni e la Camera deve parlare chiaramente su questo”. Così il primo ministro britannico David Cameron, intervenendo al Parlamento.
Ore 12.30 – Il primo ministro David Cameron ha iniziato il suo intervento al PArlamento britannico.
Ore 12.25 – Buckingham Palace ha fatto sapere di non avere mai sollevato alcun dubbio sulla condotta del primo ministro David Cameron riguardo ad Andy Coulson. Quest’ultimo aveva dato le dimissioni da direttore del News of the world, dopo che il giornalista specializzato sui reali Clive Goodman e l’investigatore privato Glenn Mulcaire erano stati arrestati per aver violato i telefoni di alcuni componenti della famiglia reale. Il deputato Chris Bryant ha dichiarato oggi alla Bbc che alcuni assistenti dei reali erano sbigottiti per l’affidamento di un incarico a Coulson da parte di Cameron, viste le sue connessioni con le violazioni. Ma sia Downing Street sia Buckingham Palace affermano che le dichiarazioni di Bryant sono false.
Retroscena
Ieri si era consumata la giornata più difficile per il magnate australiano. “Il giorno più umiliante della vita”, l’ha descritto Murdoch che, oltre alle domande della Commissione, ha dovuto affrontare anche l’aggressione di un uomo che ha provato a colpirlo con un piatto pieno di schiuma da barba . Niente dimissioni, però. “Sono venuto qua – ha dichiarato l’80enne magnate dei media – per il pieno rispetto nei vostri confronti, Parlamento e popolo britannico, e mi presento in un modo umile, dovevamo essere qua. Io e mio figlio siamo dispiaciuti”.
Oltre a Murdoch, sul banco della Commissione si sono presentati il figlio James, gli ex numero uno e due di Scotland Yard (Paul Stephenson e John Yates), dimessisi in seguito allo scandalo, e infine Rebekah Brooks, ex direttrice del tabloid ‘News of the World’ ed ex a.d. di News International. È stata proprio lei a parlare dei rapporti con Cameron, su cui ha dichiarato di non aver responsabilità nella scelta del premier di Coulson come suo capo comunicazione e di non essere “mai stata a cavallo” con il primo ministro, come era emerso in un’intervista che voleva indagare sulla forte amicizia che lega la Brooks a Cameron. “In questo clima – ha aggiunto la Brooks – tante delle accuse che stanno venendo fuori e a cui sto cercando di rispondere onestamente non sono vere, in particolare proprio quelle che riguardano la mia relazione con Cameron. Lui è un amico, ma si tratta di una relazione appropriata, non ci sono mai state conversazioni con lui che voi non approvereste”. Oggi toccherà al primo ministro spiegare la sua versione.