Londra (Regno Unito), 15 lug. (LaPresse/AP) – L’Fbi indagherà sulle accuse che la News Corp di Rupert Murdoch abbia cercato di inserirsi nei cellulari delle vittime dell’11 settembre. Lo rivela ad Associated Press una fonte, che fa parte delle forze di polizia e ha chiesto di rimanere anonima perché non autorizzata a parlare pubblicamente. L’ufficio dell’Fbi a New York non ha ancora rilasciato commenti a riguardo, così come non lo ha fatto la News Corp quando si è cercato di contattarla. La decisione dell’Fbi nasce dopo che il deputato Peter King, il senatore Jay Rockefeller e diversi altri membri del Congresso hanno scritto al direttore del Bureau Robert Mueller, chiedendo un’indagine sulle presunte violazioni dei cellulari delle vittime dell’11 settembre.
I dubbi che i giornali di Murdoch abbiano commesso questi atti sono stati lanciati dal concorrente Daily Mirror, il quale ha citato una fonte anonima secondo cui un investigatore americano non identificato respinse le insistenti domande di un giornalista sconosciuto, molto interessato alle vittime britanniche degli attentati. Il giornale nell’occasione non fornì tuttavia prove che indicassero che i cellulari fossero stati violati. Non ci sono indicazioni che lascino intendere che membri del Congresso abbiano informazioni più approfondite rispetto a quelle del Daily Mirror. Kevin Fogarty, portavoce del deputato King, ha detto che la lettera scritta dal politico al direttore dell’Fbi “era basata su notizie di pubblico dominio e sul fatto che le accuse non sono state negate”. Un funzionario dell’Fbi, rimasto anonimo per la delicatezza della questione, ha dichiarato che il Bureau esegue spesso controlli quando uno scandalo come quello che ha travolto Murdoch diventa molto visibile, soprattutto quando riguardo al caso c’è anche una richiesta del Congresso.