Tbilisi (Georgia), 9 lug. (LaPresse/AP) – Uno dei fotogiornalisti accusati di spionaggio in Georgia è stato liberato dalla custodia, dopo esser stato arrestato giovedì con tre colleghi tutti accusati formalmente stamattina presto. Qualche ora dopo Natia Gedenidze è stata rilasciata, come annunciato dal portavoce del ministero dell’Interno di Tbilisi Zurban Gvenetadze. Maggiori dettagli sul caso, ha aggiunto, saranno diffusi nel corso della giornata. Rimane in carcere Irakli Gedenidze, marito di Natia e fotografo personale del presidente Mikhail Saakashvili. Con lui, Zurab Kurtsikidze dell’European pressphoto agency e Georgy Abdaladz, fotografo che lavora a contratto con il ministero degli Esteri georgiano e come freelance per Associated Press. Natia Gedenidze lavora invece come freelance con testate locali.
Le autorità georgiane hanno dato pochi dettagli in merito alle accuse contro i fotografi. La pena in caso di condanna andrebbe dai cinque ai 10 anni di detenzione. Il portavoce di Saakashvili Manana Manjgaladze ha detto ieri che sono sospettati di aver passato documenti scritti a una rete di spionaggio gestita da un Paese non specificato, “un’infiltrazione grave nelle nostre istituzioni”. La Georgia ha ripetutamente accusato la Russia, contro cui ha combattuto una breve ma costosa guerra nel 2008, di condurre operazioni di spionaggio e cercare di organizzare attentati terroristici in Georgia.