Atene (Grecia), 2 lug. (LaPresse/AP) – “Le condizioni della sua detenzione sono terribili. Non ha un letto, è seduto su una panchina”. Jane Hirschmann, portavoce dell”Audacity of Hope’, la nave statunitense della Freedom flotilla, descrive così la situazione di detenzione del capitano John Klusmer, arrestato oggi in Grecia.
Klusmer, 60 anni, è in attesa di comparire davanti a una corte greca martedì con l’accusa di aver disobbedito all’ordine della Marina ellenica cercando di lasciare il porto senza permesso mettendo in pericolo la vita delle persone a bordo. La nave con i suoi 36 passeggeri, quattro membri dell’equipaggio e una decina di giornalisti, ha provato ieri a lasciare il porto di Perama, vicino ad Atene, nel tentativo di raggiungere Gaza per portare aiuti e materiale edile nella Striscia. I motoscafi della guardia costiera l’hanno fermata indietro verso le coste greche.
Dopo l’arresto Il Quartetto per il Medioriente (Stati Uniti, Onu, Ue e Russia) ha diffuso un dichiarazione in cui si dice preoccupato per le condizioni difficili dei palestinesi di Gaza, ma sottolinea che nell’ultimo anno c’è stato “un significativo aumento della varietà e della portata di merci e materiali” che sono entrate nella Striscia. Per questo, si legge, invitiamo coloro che intendono consegnare merci a Gaza di farlo attraverso “i canali convenzionali”, che includono i valichi israeliano ed egiziano. Il Quartetto “richiama alla moderazione e invita tutti i governi interessati a usare la loro influenza per scoraggiare ulteriori flottiglie, che mettono a repentaglio la sicurezza dei loro partecipanti e hanno un notevole potenziale di escalation”.