New York (New York, Usa), 1 lug. (LaPresse/AP) – L’ex direttore del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss-Kahn torna libero. Il giudice Michael Obus del tribunale distrettuale di Manhattan, New York, ha stabilito la fine degli arresti domiciliari e ha cancellato la cauzione che Strauss-Kahn avrebbe dovuto pagare per evitare la prigione in attesa del processo. La decisione arriva dopo l’annuncio dei procuratori di riesaminare il caso alla luce di nuove informazioni avute sulla cameriera che lo ha accusato a maggio di violenza sessuale.
“Stando agli ultimi sviluppi il rischio che lei possa non apparire in aula sembra essersi abbastanza ridotto”, ha detto il giudice. “Lei – ha continuato rivolgendosi all’ex direttore del Fmi – dovrà apparire qui in date prestabilite e sono sicuro che lo farà. Ovviamente il caso non è chiuso, continueranno le indagini e il processo”. “Grazie, vostro onore”, ha risposto Strauss-Kahn, che comunque non riavrà indietro il passaporto e non potrà quindi tornare in Francia a breve. Ha lasciato l’aula sorridente, mano nella mano con sua moglie.
“Abbiamo detto fin dall’inizio che era innocente, vogliamo ricordarvi che questo caso non è come è apparso in principio”, hanno ribadito gli avvocati difensori durante la conferenza stampa dopo l’udienza. “Oggi – hanno aggiunto – è stato fatto un primo grande passo verso la direzione giusta”.
Di diverso avviso Kenneth Thompson, il legale della cameriera: “L’unica linea di difesa di Dominique Strauss-Kahn è che il rapporto era consensuale, ma è una bugia… Lei è andata nella suite per fare le pulizie ed è entrata nella camera convinta che non ci fosse nessuno. A quel punto – ricostruisce l’avvocato – Strauss-Kahn è arrivato nudo e per prima cosa le ha afferrato i seni, ha iniziato ad aggredirla, e poi le ha afferrato la vagina con così tanta forza che le ha fatto del male. Ci sono delle foto dei lividi sulla sua vagina e il procuratore distrettuale è in possesso di queste foto”. Non solo le foto, ma anche un legamento che le si sarebbe strappato nella spalla e lo sperma sputato dalla donna che i detective avrebbero visto nella stanza, dimostrerebbero per il legale la colpevolezza di Strauss-Kahn.
Thompson conclude quindi con pesanti accuse ai procuratori, che avrebbero maltrattato la cameriera: “Il procuratore distrettuale ha incontrato la mia assistita ed è successo qualcosa di preoccupante, che ho scoperto dopo aver parlato con lei e con la figlia di 15 anni. I procuratori le hanno urlato contro, la figlia era fuori dalla porta e riusciva solo a sentire le grida”. “Uno dei principali aiutanti del procuratore distrettuale – denuncia – è la moglie di uno degli avvocati di Dominique Strauss-Kahn”.