Pechino (Cina), 1 lug. (LaPresse/AP) – In Cina si festeggia oggi il 90esimo anniversario della fondazione del partito comunista del Paese e il presidente Hu Jintao è apparso in un discorso televisivo dove ha parlato delle politiche che rendono la Cina una potenza influente. “Abbiamo tutte le ragioni per essere orgogliosi di quello che il partito e il popolo hanno ottenuto – ha detto Hu – , ma non abbiamo motivo di essere compiaciuti. In alcuni periodi storici, abbiamo anche fatto degli errori e incontrato importanti ostacoli, la cui causa è stata che il nostro pensiero guida era lontano dalla realtà dei fatti cinese. Il nostro partito è riuscito a correggere gli errori con le sue forze e con il popolo, ha superato le avversità e ha continuato ad andare avanti vittoriosamente”. I leader hanno puntato molto sulle celebrazioni di oggi, come hanno fatto per le Olimpiadi del 2008 e per il 60esimo anniversario della Repubblica popolare, per avere ampia eco, migliorare l’appeal del partito e distogliere l’attenzione dalle difficoltà economiche, tra cui il gap tra i ricchi e i poveri e la corruzione.
I leader cinesi hanno definito la lotta alla corruzione una questione di vita o di morte per oltre un decennio. Anche Hu ne ha parlato oggi: “Se il problema della corruzione non sarà risolto in modo efficiente, il partito perderà il supporto e la fiducia del popolo. L’intero partito deve stare in guardia a accogliere pienamente la complessità e l’ardore della lotta a lungo termine contro la corruzione e sforzarsi per risolvere la questione e costruire un governo pulito”. Come i suoi predecessori e tenendo fede ai nove anni passati al potere, Hu non ha tuttavia fatto menzione di alcuna riforma istituzionale, come la creazione di un organo investigativo indipendente dal partito, che secondo gli esperti sarebbe necessario per eliminare la corruzione endemica. Inoltre, anche se Hu ha diverse volte accennato al bisogno di riforme politiche, lo ha fatto con un linguaggio convenzionale che non ha lasciato intendere che la stretta sulle istituzioni si stia allentando. Hu non ha accennato neppure alla questione della repressione del dissenso e dei diritti umani, per cui la Cina è criticata da molti Paesi nel mondo.