Beirut (Libano), 22 giu. (LaPresse/AP) – “Dimenticheremo che l’Europa compare nelle carte geografiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri siriano, Walid Moallem, spiegando che il governo di Damasco respinge le sanzioni imposte dall’Europa. “Il mondo – ha continuato il ministro – non è formato solo dall’Europa, guarderemo a est, a sud e a chiunque ci mostrerà appoggio”. In un discorso alla televisione in cui ha mostrato il suo appoggio al contestato presidente Bashar Assad, Moallem ha anche negato che Iran ed Hezbollah stiano aiutando il governo a placare le rivolte. Ha aggiunto: “Il governo offrirà un esempio di democrazia senza precedenti entro i prossimi tre mesi. Ci saranno giustizia sociale, uguaglianza davanti alla legge e responsabilità”. L’intervento pubblico di oggi sembra essere stato organizzato per mostrare la sicurezza del regime di Bashar Assad, contestato da oltre due mesi dai cittadini e duramente criticato dall’estero. Moallem ha poi negato l’aiuto da Iran ed Hezbollah per reprimere l’opposizione. “C’è un supporto solo politico da Iran ed Hezbollah per superare la crisi e per le riforme annunciate dal presidente Bashar Assad”, ha spiegato il ministro, concludendo che “non esiste assolutamente nessun aiuto militare sul campo”. La Siria sta affrontando una pressione internazionale sempre più forte a causa della violenta repressione dei manifestanti. Secondo attivisti dei diritti umani, oltre 1.400 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza. Gli Stati Uniti hanno accusato ripetutamente l’Iran di aiutare la Siria a soffocare il dissenso.