Choucha (Tunisia), 20 giu. (LaPresse/AP) – Oggi è Giornata Mondiale dei Rifugiati. Quest’anno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nel suo 60esimo anniversario, ha deciso di organizzare una serie di eventi per sensibilizzare la gente sulle difficili condizioni di vita nei campi profughi sparsi per il mondo. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, quattro quinti dei 15,4 milioni di rifugiati sono ospitati nei Paesi poveri, dove le loro prospettive di ottenere la cittadinanza e le opportunità economiche sono molto limitate. Più di un quarto dei rifugiati si trovano in Pakistan, Iran e Siria. E queste cifre non tengono conto dell’ultima ondata di profughi dai Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, molti dei quali hanno trovato rifugio nei Paesi confinanti. Couchen Camp, in Tunisia, a 8 chilometri dal confine con la Libia, è un esempio tipico di questi campi profughi ma alla fine di maggio, durante un incendio è andato distrutto all’80%, provocando anche la morte di 4 eritrei. L’alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Antonio Guterres ha visitato il campo e ha spiegando che, un pezzo dopo l’altro, si sta tentando di ricostruire l’area.
Alle 16 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres parteciperanno alla conferenza commemorativa della Giornata Mondiale del Rifugiato 2011 e del sessantesimo anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status dei Rifugiati che si svolgerà presso Palazzo Rospigliosi in via XXIV Maggio.