New Orleans (Louisiana, Usa), 19 giu. (LaPresse/AP) – Applausi scroscianti per l’imitatore Reggie Brown che ha preso in giro il presidente Usa Barack Obama ieri sera durante la conferenza della leadership repubblicana a New Orleans, ma quando il comico ha iniziato a prendersi gioco dei candidati Gop gli è stato tolto l’audio del microfono ed è partita la musica. In apertura dello show, lo scherzo sullo slogan della campagna di Obama: non ‘Yes, we can’, ma ‘I killed Osama’, cioè ‘Ho ucciso Osama bin Laden’. Poi un riferimento ai rumors sul luogo di nascita del presidente: “Obama è nato alle Hawaii, o come lo chiamano i membri del Tea Party, in Kenya”, ha detto il comico. Ma poco dopo l’imitatore ne ha avute anche per i repubblicani, a partire dal candidato alle presidenziali Newt Gingrich.

“I suoi sostenitori stanno calando più velocemente delle mutande di Antony Weiner”, ha ironizzato Brown riferendosi all’esodo dal team della campagna di Gingrich e allo scandalo sessuale che ha coinvolto il democratico Weiner per aver inviato foto osè a diverse ragazze su Twitter. E poi ancora battute sul mormone Mitt Romney, anche lui in corsa per la Casa Bianca, ma quando Brown stava per rivolgersi alla candidata del Tea Party Michele Bachmann il microfono gli è stato spento.

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