Tripoli (Libia), 17 giu. (LaPresse/AP) – “La Nato sarà sconfitta, se ne andranno da qui in una disfatta”. Questo il contenuto dell’ultimo messaggio telefonico del colonnello libico Muammar Gheddafi, trasmesso dagli altoparlanti nella piazza Verde di Tripoli, in cui si erano radunate alcune migliaia di suoi sostenitori. Le parole di Gheddafi, urlate e agitate, sono state trasmesse dal vivo dalla televisione di Stato e poi riproposte pochi minuti dopo. Nel suo sfogo, Gheddafi ha imitato il suono di uno sputo e ha definito codardi i ribelli che stanno combattendo contro di lui, ma anche i politici e i soldati che hanno disertato. Il colonnello ha chiamato “figli di cani” i dissidenti, offesa particolarmente grave nel mondo arabo. Non è mancata una forte critica contro il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) dei ribelli a Bengasi. Secondo Gheddafi, i dissidenti della città esistono solo grazie ai soldi “degli asini del Qatar e del Golfo”, riferendosi al supporto economico al Cnt da parte di alcune nazioni arabe del Golfo Persico. La rabbia del colonnello arriva in un momento in cui gli attacchi della Nato sono sempre più intensi a Tripoli, dove anche oggi durante il giorno l’Alleanza ha bombardato punti strategici.

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