Dubai (Emirati Arabi Uniti), 17 giu. (LaPresse/AP) – Continua la protesta delle donne in Arabia Saudita, che oggi hanno sfidato il divieto di guidare. Una delle dissidenti ha persino fatto un giro di 45 minuti attraverso la capitale Riyad. Un organizzatore della protesta, Benjamin Joffe-Walt, ha spiegato che diverse donne oggi si sono sedute al posto del guidatore nella capitale Riyad. Gli attivisti del Paese non hanno fatto appello per proteste di massa, ma stanno spingendo le donne a schierarsi contro la legge maschilista appoggiata dai religiosi integralisti che permette solo agli uomini di mettersi al volante.
“Vogliamo che da oggi in poi le donne comincino a esercitare i loro diritti”, ha detto Wajeha al-Huwaidar, attivista saudita per i diritti delle donne che ha pubblicato su internet un video del 2008 in cui la si vede alla guida. “Quello che sta succedendo oggi per le strade – ha aggiunto – è solo l’inizio di una lunga campagna, non torneremo indietro”. Gli appelli per la ribellione della strada, ispirata in parte dalle rivolte della primavera araba, potrebbero mettere le autorità saudite davanti a una scelta importante: lanciare una repressione e quindi dover affrontare la pressione internazionale oppure concedere riforme, provocando però la rabbia dei religiosi tradizionalisti e di altri gruppi che si oppongono al cambiamento.
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