A pochi giorni dal ritorno all’ora solare, previsto per domenica 26 ottobre, Terna ha diffuso i dati sui risparmi beneficiati dal sistema elettrico italiani grazie all’ora legale.
Secondo la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei sette mesi di ora legale si sono registrati minori consumi di energia per 310 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie: il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.
Ora legale: benefici anche per l’ambiente
I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 145 mila tonnellate. Nel 2025, considerando il periodo di ora legale da domenica 30 marzo a domenica 26 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in maggior tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 29,1 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2025, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 12 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,3 miliardi di euro.
Ora solare, pro e contro del cambio d’orario: il lungo dibattito in Ue
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre le lancette dell’orologio scatteranno un’ora indietro quando segneranno le 3 del mattino, segnando il passaggio dall’ora legale a quella solare. Nonostante nel 2018 la Commissione europea abbia presentato una proposta per abolire i cambi semestrali dell’ora e l’Eurocamera abbia approvato la misura nel marzo del 2019, a Bruxelles non si è mai arrivati a una decisione definitiva e dunque è rimasto in vigore il sistema attuale.
La Spagna torna a chiedere l’abolizione del cambio
A risollevare il dibattito è stato lunedì il premier spagnolo Pedro Sanchez, che in un video pubblicato su X ha annunciato che Madrid avrebbe chiesto in Ue di abolire il cambio orario. “Cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso. Aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”, ha affermato il leader socialista. La Spagna ha avanzato la proposta nell’ambito del Consiglio Ue dell’Energia. Il seguente passo, spiegano da Madrid, sarà aprire il dibattito nel gruppo di lavoro e successivamente procedere con la votazione. Per essere approvato in Consiglio basterà la maggioranza qualificata, anche se è probabile che si cercherà di raggiungere l’unanimità, spiegano fonti governative a LaPresse. Sanchez non ha specificato se preferisca rimanere con l’ora legale fissa o quella solare. La proposta ha ricevuto il sostegno della vicepresidente esecutiva della Commissione Ue per una Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera. Al momento l’Italia non si è sbilanciata, con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha detto di non essere nè favorevole, nè contrario. Secondo Sanchez il cambio orario è ormai una questione obsoleta.
Ora legale: chi fu il primo a proporla
Il precursore dell’ora legale fu lo scienziato e politico Benjamin Franklin, che nel 1789, quando era ambasciatore degli Usa in Francia, inviò una lettera a Le Journal de Paris con proposte per il risparmio energetico. In Europa il cambio dell’ora fu introdotto per la prima volta durante la Prima guerra mondiale per risparmiare energia. A causa della scarsità di carbone, le autorità tedesche decisero nel 1916 di far avanzare l’orario per risparmiare su illuminazione e riscaldamento. Tre settimane dopo anche la Gran Bretagna adottò l’ora legale, e a seguire l’Europa e gli Stati Uniti. Dopo un periodo di stop, il cambio di orario fu reinserito successivamente negli anni ’70 in molti paesi. L’Ue ha legiferato per la prima volta sulle disposizioni relative all’ora legale nel 1980, con una direttiva volta a coordinare le prassi nazionali esistenti per migliorare il funzionamento del mercato unico. Diversi studi hanno però rilevato problemi di salute legati al cambio dell’ora durante l’anno e anche la portata del risparmio energetico è stata messa in discussione. In uno studio pubblicato nel 2024, l’American Academy of Sleep Medicine ha affermato che gli Stati Uniti “dovrebbero eliminare i cambi stagionali dell’ora a favore dell’ora solare permanente, che si allinea meglio con la biologia circadiana umana”. “Le prove supportano i distinti benefici dell’ora solare per la salute e la sicurezza, sottolineano anche i potenziali danni che derivano dai cambi stagionali dell’ora da e verso l’ora legale”, ha affermato l’organismo. Anche negli Stati Uniti infatti si parla di abolire il cambio di ora, una misura che è riuscita a mettere d’accordo Sanchez con il presidente Usa Donald Trump.

