Per gli affitti brevi, se non si usano intermediari, la tassa resta al 21%. Questo quanto si evince dalla bozza aggiornata della Manovra e visionata da LaPresse. Il testo della legge di Bilancio – sale a 154 articoli – è stato bollinato dalla Ragioneria di Stato. Confermato l’aumento invece l’Irap per banche e assicurazioni.
Novità sugli affitti brevi
Novità sugli affitti brevi. L’aliquota viene innalzata al 26% anche sul primo immobile solo se ci si affida a intermediari, mentre resta ridotta al 21% nel caso in cui il proprietario lo gestisca autonomamente. Nel testo infatti si legge che l’aliquota è ridotta al 21% per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi “sempre che, durante il periodo d’imposta, non siano stati conclusi contratti aventi ad oggetto tale unità immobiliare tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare”.
Aumenta l’Irap
Per banche e assicurazioni l’aliquota Irap viene innalzata di due punti percentuali per il 2026, il 2027, il 2028.
Conferma in Manovra anche per la sospensione della deduzione dei componenti negativi connessi alle Dta (Deferred tax asset, Imposte differite attive) e l’aliquota al 27,5% (che poi sale al 33%) per l’affrancamento delle riserve. Cambia invece la formulazione dell’intervento sui limiti alla deducibilità degli interessi passivi: “al 96% del loro ammontare per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025”, con una percentuale che aumenta gradualmente fino “al 99% del loro ammontare per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2028”.
Cambia anche la norma sulla svalutazione sui crediti verso la clientela per perdite attese: per tre anni – 2026, 2027, 2028- “per i crediti del primo e secondo stadio di rischio di credito, le svalutazioni derivanti esclusivamente dall’adozione del modello di rilevazione del fondo a copertura delle perdite pattese su crediti sono deducibili, in quote costanti, nell’esercizio in cui le stesse sono iscritte in bilancio, e nei quattro successivi”.
Rottamazione, confermate 54 rate
Confermata nel testo della Manovra l’intervento sulla rottamazione delle cartelle esattoriali così come già delineato. Si prevede il pagamento delle somme dichiarata ma non versate (con esclusione di quelle richieste a seguito di accertamento), in unica soluzione, entro il 31 luglio 2026, o nel numero massimo di 54 rate bimestrali, di pari importo. In caso di pagamento rateale sono dovuti a decorrere dal primo agosto 2026 gli interessi al tasso del 4%. Entro il 30 giugno 2026, l’agente della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione nonché quello delle singole rate che non può essere inferiore a cento euro e la data di scadenza di ciascuna di esse.
È prevista anche la definizione agevolata in materia di tributi delle regioni e degli enti locali, ad esclusione dell’Irap e delle addizionali: ciascuna regione e ciascun ente locale può stabilire forme di definizione agevolata anche per i casi in cui siano già in corso procedure di accertamento o controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte il medesimo ente. Possono essere oggetto di definizione agevolata i tributi disciplinati e gestiti dalle regioni e dagli enti locali, con esclusione dell’imposta regionale sulle attività produttive, delle compartecipazioni e delle addizionali a tributi erariali.
A 300mila euro la flat tax Paperoni
Sale a 300mila euro, da 200mila, la flat tax per il rientro in Italia dei ‘Paperoni’ che avevano spostato la residenza fiscale all’estero. Sale invece da 25mila a 50mila la tassazione per per ciascun periodo d’imposta per ciascuno dei familiari.