Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso oggi un taglio di 25 punti base per tutti e tre i tassi di interesse di riferimento. Dal prossimo 11 giugno 2025, il tasso sui depositi presso la BCE scenderà al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sulle operazioni marginali al 2,40%. A comunicarlo è la stessa Bce al termine della riunione odierna.
Le parole di Christine Lagarde
Durante la conferenza stampa a Francoforte, la presidente Christine Lagarde ha spiegato il contesto di questa decisione: “Con il taglio di oggi e l’attuale livello dei tassi di interesse, penso che stiamo arrivando alla fine di un ciclo di politica monetaria che stava rispondendo a shock composti, incluso il Covid, la guerra in Ucraina e la crisi energetica. Ma ora viviamo in un periodo diverso, con attori diversi, partner diversi e politiche diverse”.
L’impatto per famiglie e mutui
L’impatto della riduzione dei tassi si riflette direttamente sulle famiglie italiane, in particolare su quelle che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Secondo le stime del Codacons, per un mutuo a 20 anni di importo tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio mensile sarà compreso tra i 13 e i 27 euro, ovvero tra 156 e 324 euro su base annua. Per un mutuo trentennale, il risparmio aumenta fino a 30 euro al mese (360 euro l’anno), mentre per un finanziamento da 125mila euro a 25 anni si stima un alleggerimento della rata di circa 17 euro al mese, pari a 204 euro l’anno. Parallelamente, i tassi medi effettivamente applicati ai mutui dalle banche sono già scesi dell’1,38% rispetto al picco del 4,92% registrato nel novembre 2023, attestandosi al 3,54% a marzo 2025, secondo i dati di Bankitalia.