Il decreto è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Ue: "Soluzione frutto di intesa comune", ma ancora nessuna decisione su procedura di infrazione

Le concessioni Balneari in scadenza al 31 dicembre 2024 continueranno ad avere efficacia fino al 30 settembre 2027 “al fine di consentire l’ordinata programmazione delle procedure di affidamento e il loro svolgimento nel rispetto del diritto dell’Unione europea“. È quanto si legge in una bozza, visionata da LaPresse, del decreto sul riordino delle concessioni Balneari. Il decreto è stato approvato dal Consiglio dei ministri nella serata di oggi, 4 settembre. In una nota diffusa al termine della riunione dell’esecutivo, viene spiegato: “Con particolare riferimento alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un’annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione”.

I punti principali della riforma

“I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati, l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni”, spiega ancora la nota di Palazzo Chigi. “Tra i criteri di valutazione delle offerte – si legge – sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare”.

Come si determina l’indennizzo

Sarà un decreto del Ministero dei Trasporti, da emanare di concerto con il ministero dell’Economia entro il 31 marzo 2025, a definire i criteri per l’indennizzo che il nuovo concessionario balneare dovrà corrispondere al precedente per gli investimenti da questo sostenuti. “In caso di rilascio della concessione a favore di un nuovo concessionario, il concessionario uscente ha diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione – si legge nel testo – ivi compresi gli investimenti effettuati in conseguenza di eventi calamitosi debitamente dichiarati dalle autorità competenti ovvero in conseguenza di sopravvenuti obblighi di legge, al netto di ogni misura di aiuto o sovvenzione pubblica eventualmente percepita e non rimborsata, nonché pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni, stabilita sulla base di criteri previsti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro il 31 marzo 2025”.

 Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti trasmette alle Camere, entro il 31 luglio 2027, una relazione concernente lo stato delle procedure selettive” delle concessioni Balneari “al 30 giugno 2027, evidenziando in particolare l’esito delle procedure concluse e, per quelle non concluse, le ragioni che ne abbiano eventualmente impedito la conclusione. Il medesimo Ministro trasmette altresì alle Camere, entro il 30 giugno 2028, una relazione finale relativa alla conclusione delle procedure selettive sul territorio nazionale”. È quanto si legge in una bozza, visionata da LaPresse, del decreto sul riordino delle concessioni Balneari. 

Ue: “Bene decisione Italia, soluzione frutto di intesa comune”

“La Commissione europea accoglie con favore la decisione odierna dell’Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell’Ue, con una soluzione completa, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni“, ha dichiarato a LaPresse la portavoce della Commissione europea, Johanna Bernsel

Ue: “Nessuna decisione su infrazione, valutiamo decreto”

Nessuna decisione, ancora, invece per quanto riguarda la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. “La Commissione non ha preso alcuna decisione formale in questa fase nel contesto della procedura di infrazione. La Commissione valuterà il decreto legge adottato dalle autorità italiane, alla luce dell’intesa comune. La Commissione rimarrà in stretto contatto con le autorità italiane per quanto riguarda le misure di attuazione e l’effettivo completamento della procedura di gara e rinnovo per tutte le concessioni esistenti, entro i tempi concordati”, ha dichiarato Bernsel. 

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