Atene (Grecia), 18 nov. (LaPresse) – Migliaia di agricoltori, allevatori, apicoltori e pescatori greci, circa 6.000 secondo la polizia, hanno occupato la piazza centrale di Syntagma ad Atene per protestare contro l’aumento delle tasse e la rimozione delle agevolazioni fiscali di cui avevano finora goduto. L’accordo di salvataggio tra il governo greco e creditori internazionali includeun aumento delle tasse sul reddito degli agricoltori dal 13% al 26%.

Inoltre viene eliminato in due fasi lo sconto per gli agricoltori sull’acquisto di gasolio. Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal presidente del Parlamento, Nikos Vutsis, mentre un gruppo di una cinquantina di persone ha fatto irruzione nel cortile scontrandosi con la polizia. “Siamo venuti per protestare contro la tempesta fiscale che ci stanno preparando”, ha detto a Efe Andonis Bitsakis, 41 anni, agricoltore e apicoltore, che è venuto ad Atene dall’isola di Creta. “Conosciamo la situazione e vogliamo contribuire, ma l’aliquota dovrebbe rimanere al 13%, perché è già molto alta”, ha aggiunto Bitsakis.

Ioana Bosi, una ex impiegata di banca che ha deciso nel 1985 di diventare una contadina, ha affermato che con queste misure l’agricoltura è destinata a scomparire. “Non ci siamo mai rifiutati di pagare le tasse, quello che si dice sono bugie. Tutto ciò che vogliamo è avere una tassazione equa e sopravvivere”, ha spiegato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata